AGGIORNAMENTI
Cerca
10 Dicembre 2015 - 10:54
Khadija Al Salami
"Ho vissuto anch'io questa esperienza, devastante sul piano fisico e psicologico. Ho detestato la mia famiglia e avrei voluto uccidere quell'uomo".
Lo racconta Khadija Al Salami, regista del film 'La sposa bambina', che sarà presentato questa sera in anteprima al Sottodiciotto Film Festival a Torino e arriverà nelle sale italiane con Barter Entertainment a marzo 2016.
Tratto dal libro 'I am Nujood, age 10 and divorced' di Nojoud Ali e della giornalista Delphine Minoui, il film è anche autobiografico e ha vinto il Premio Best Fiction al Dubai Film Festival. E' la storia di Nojoom, una bambina yemenita che riesce a fuggire dal suo sposo aguzzino, ottenendo il divorzio all'età di 10 anni. Nojoom è costretta dalla sua famiglia a sposare un uomo 20 anni più grande di lei nel fiore della sua infanzia, obbligata a ogni sorta di violenza fisica e psicologica. Una pratica diffusa nello Yemen e in molti altri Paesi del mondo. "Secondo dati Unicef - dice Khadija Al Salami in un incontro con i giornalisti - il 52% delle spose nel mio Paese ha meno di diciotto anni, il 14% meno di 14. Nessuna legge vieta questa pratica. Bisogna aggiungere un altro numero impressionante: le Nazioni Unite parlano di 70.000 vittime ogni anno di lesioni ed emorragie interne. Bambine di 8-10 anni non hanno un corpo pronto per i rapporti sessuali. E' uno stupro combinato, più che un matrimonio combinato". Nojoom rifiuta di avere rapporti con l'uomo che la riporta dai genitori, come si fa con un 'elettrodomestico difettoso'. La bambina riesce a fuggire dalla sua famiglia e a frequentare la scuola. "Come NoJoom anch'io sono timida ma forte, determinata. Entrambe siamo state sposate solo tre settimane e poi abbiamo divorziato, anch'io ho scelto di andare a scuola e di andare via. Il finale del film è quello della mia vita", spiega la regista parlando degli aspetti autobiografici del film. "Mia nonna, che mi voleva bene, diceva che la donna nasce o per essere sposata o per essere seppellita. Dietro a usanze così incivili - osserva - ci sono ignoranza, interpretazione sbagliata delle pratiche religiose, povertà e mancanza di leggi.
Oggi purtroppo c'è la guerra e le priorità sono altre a partire dalla fame". Khadija Al Salami, 42 anni, prima donna yemenita a diventare regista e produttrice, vive a Parigi. Finora aveva realizzato solo documentari e 'La sposa bambina' è il suo primo lungometraggio.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.