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04 Dicembre 2015 - 18:50
Regione Piemonte
A partire dai primi mesi del 2016 la Regione Piemonte metterà in campo 21 milioni fra ricollocazione e una sorta di minireddito. Obiettivo, sostenere i disoccupati e coloro che sono rimasti senza ammortizzatori, aiutandoli a ritrovare una occupazione. Lo hanno annunciato il presidente Sergio Chiamparino e l'assessore al Lavoro Giovanna Pentenero in un incontro sindacale questo pomeriggio.
Sei milioni saranno destinati alla ricollocazione. Ne potranno beneficiare circa duemila persone, ma solo nei settori metalmeccanico, ict, e tessile.
I quindici milioni restanti, destinati al minireddito, saranno in realtà erogati attraverso politiche attive del lavoro finanziate con fondi europei. Potranno beneficiarne circa cinquemila persone, ciascuna delle quali potrà ottenere un voucher di servizi del valore massimo di tremila euro. Rientrano in questa categoria incentivi alla partecipazione a corsi di formazione, che come avviene in altre Regioni potrebbero quindi portare un piccolo reddito a chi li frequenta. Oppure tirocini di alcuni mesi, che vengono pagati 600 euro al mese.
"Politiche di sostegno al reddito, che siano slegate da una concreta ricerca di lavoro - ha chiarito Chiamparino - non ce ne sono. Ma possiamo dare un sostegno temporaneo nel periodo della ricerca del lavoro".
"Il tema del sostegno al reddito - ha aggiunto Pentenero - è una emergenza e va affrontato con una modifica del sistema del welfare. Purtroppo il bilancio della Regione non ci permette di agire in autonomia in questo campo. Ciò che possiamo fare è agire indirettamente, attraverso misure di politica attiva del lavoro".
All'incontro, avvenuto nella sede della Giunta regionale in piazza Castello, erano presenti una folta delegazione sindacale e una rappresentante di Confindustria. All'esterno un presidio con bandiere di Cgil, Cisl e Uil. I sindacati hanno presentato un documento di analisi della situazione, chiedendo alla Regione di agire in modo concertato per sostenere le persone espulse dal mercato del lavoro, continuando a puntare sul manifatturiero e facendo sistema.
"Non ho difficoltà a condividere il documento e l'analisi che contiene - ha detto Chiamparino - suggerisco anzi che possa diventare una sorta di canovaccio alla base di una nuova Cabina di regia, cioè una riunione di coordinamento mensile alla quale invito a unirsi anche Confindustria. Potremmo così avviare in modo più strutturato la concertazione del percorso politico-amministrativo per affrontare i problemi del lavoro".
Il tutto, ha rimarcato il presidente, restando nel quadro delle risorse disponibili, che dal 2017 cominceranno a essere pesantemente gravate dal rimborso del disavanzo e dei residui passivi, che assommeranno a una quota annuale di 430 milioni.
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