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TORINO. Legge di stabilità: Fassino, "approccio nuovo, rimette in moto economia"

TORINO. Legge di stabilità: Fassino, "approccio nuovo, rimette in moto economia"

Piero Fassino

"La Legge di Stabilità 2016 è ispirata da un approccio nuovo: non si affida più al solo contenimento della spesa il compito di rimettere in moto l'economia. Si punta invece su misure 'espansive' che stimolino gli investimenti, sostengano la domanda e il potere di acquisto, dinamizzino il mercato del lavoro". Lo ha sottolineato il presidente dell'Anci Piero Fassino in un passo della sua relazione che ha aperto i lavori della XXXII assemblea nazionale dei Comuni, che si sta tenendo a Torino presso la sala congressi del Lingotto.

"Va in quella direzione la scelta di ridurre la pressione fiscale su imprese e famiglie a vantaggio - ha detto Fassino, che è anche primo cittadino di Torino - di un rilancio di produzione e consumi. Così va letta la scelta di superare la tassazione sulla prima casa, con l'obiettivo - come già per il bonus di 80 euro - di mettere in circolazione risorse importanti - circa 5 miliardi - per sostenere il reddito delle famiglie e stimolare il mercato immobiliare. 

"Per la prima volta, dal 2007 ad oggi, la legge di bilancio presentata dal Governo non è fondata su riduzione di risorse e tagli ai Comuni. Non era così scontato. Non è così per altri comparti della pubblica amministrazione. Per questo apprezziamo molto la svolta operata dal Governo". Lo da detto il presidente dell'Anci Piero Fassino nella sua relazione di apertura dei lavori della XXXII assemblea nazionale dell'associazione dei Comuni.

"Alle nostre spalle - ha aggiunto - sta infatti una lunga stagione di spending review, di misure di austerità, di riduzione di risorse che ha fortemente compresso l'autonomia delle nostre Amministrazioni".

"In questi anni l'Anci e i Sindaci - senza mai sottrarsi alla responsabilità istituzionale di dar corso alle politiche decise da Governo e Parlamento - hanno più volte denunciato - ha proseguito Fassino - l'insostenibilità di una politica di soli tagli, mettendo in campo un'attività negoziale che ha ridotto gli impatti negativi dei provvedimenti governativi e consentito di ottenerne miglioramenti significativi". 

"Non tutte le criticità nella legge di stabilità hanno trovato soluzione. La criticità più acuta riguarda la condizione finanziaria delle Province e degli enti di Area Vasta": così il presidente dell'Anci Piero Fassino. "Il divario tra il fabbisogno per garantire l'esercizio delle funzioni fondamentali assegnate dalla legge alla Province e le entrate di cui le Province disporranno - ha detto Fassino - fa registrare un buco di 500 milioni che, se non compensato, causerà il dissesto di gran parte degli enti mettendo a rischio servizi fondamentali quali la manutenzione della viabilità, la messa in sicurezza delle scuole, gli interventi di tutela del territorio. La riduzione di 150 milioni del taglio prevista nel 2016 non muta significativamente questo quadro critico". 

L'Anci, ha detto Fassino, "chiede con forza a governo e parlamento di adottare, in sede di conversione, misure finanziarie correttive che consentano di garantire alle province le risorse necessarie alla erogazione di servizi essenziali".

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