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TORINO. Regioni: Piemonte, chiesta chiarezza a governo, no elargizioni

TORINO. Regioni: Piemonte, chiesta chiarezza a governo, no elargizioni

Aldo Reschigna

"Non abbiamo chiesto nessuna elargizione al governo ma solo di risolvere una condizione di incertezza. Tutte le risorse ottenute sia nel passato che nel presente sono solo state utilizzate esclusivamente per il risanamento dei conti". Così il vicepresidente e assessore al Bilancio del Piemonte, Aldo Reschigna, dopo il giudizio di parifica della Corte di Conti sul bilancio 2014 della Regione.

"Abbiamo e stiamo solo chiedendo al Governo - ha detto Reschigna oggi parlando nell'aula del Consiglio regionale, su richiesta delle opposizioni - di poter lavorare in una situazione di certezza per rimettere a posto i conti nei prossimi anni, un compito arduo ma possibile in questi termini".

"Il provvedimento annunciato dal Governo - ha aggiunto - ci metterebbe nella condizione di gestire la situazione dopo il giudizio di parifica della Corte dei Conti". 

Reschigna ha illustrato all'aula la situazione dei conti regionali dopo l'intervento della Corte dei Conti. Si tratta, ha spiegato, dei 5,8 miliardi di passivo accertati dai giudici della Corte dei Conti ieri. Questi sono in gran parte derivanti dalle anticipazioni previste dal 35 del 2013 per pagare i debiti dei fornitori. Un provvedimento governativo secondo una bozza concordata con la Conferenza delle Regioni, ha rimarcato, risolverebbe la situazione per oltre tre miliardi. Considerando anche i 969 milioni di fondi perenti già pagati nel 2015 e ulteriori voci, l'impegno della Regione per i prossimi anni scenderebbe a circa 1,6 miliardi, con un costo sui 230 milioni annui.

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