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19 Ottobre 2015 - 15:52
Non luogo a procedere per prescrizione: è la sentenza pronunciata a Torino dal giudice monocratico Roberto Arata nei confronti di Davide Vannoni, accusato di tentata truffa ai danni della Regione Piemonte per un contributo di 500 mila euro, ottenuto e poi revocato. Il patron della Stamina Foundation non era in aula.
Davide Vannoni rinuncia al ricorso in Cassazione nel procedimento sulle cure mediante cellule staminali in cui aveva patteggiato la pena di un anno e dieci mesi. Lo hanno annunciato i suoi legali, Liborio Cataliotti e Pasquale Scrivo. "E' la prova - dicono gli avvocati - che per lui si tratta di un capitolo concluso e che l'esperienza del metodo Stamina in Italia è finita. Si tratta di una vicenda che lascia ancora molte ferite aperte, ma su cui dovrà giudicare la storia".
Il giudice Arata ha recepito l'impostazione dei difensori di Vannoni, Liborio Cataliotti e Pasquale Scrivo, secondo cui il tentativo di truffa ai danni della Regione Piemonte si sarebbe consumato nel 2007, all'atto della richiesta, e non nel 2008.
Gli otto anni trascorsi hanno quindi fatto scattare la prescrizione del reato. "Questa sentenza - hanno dichiarato i due legali - non arriva inattesa. Eravamo convinti che il reato fosse ampiamente prescritto e che, comunque, Vannoni non avesse mai avuto intenzione di compiere alcun tentativo di truffa nei confronti della Regione Piemonte".
Il pm Giancarlo Avenati Bassi aveva chiesto una condanna a due anni.
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