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15 Ottobre 2015 - 10:47
Una spettacolare e cinematografica 'Aida' di Giuseppe Verdi, con la regia del Premio Oscar William Friedkin, ha aperto questa sera la stagione 2015-2016 del Teatro Regio di Torino.
Un grandioso allestimento, ripreso da quello creato dallo stesso regista sempre per il Regio, nel 2005, pensato di concerto al Museo Egizio di Torino che quest'anno ha inaugurato il suo restyling. Lo spettacolo, ma anche il foyer e i vari spazi del Regio, sono pieni di rimandi all'arte egizia. A cominciare dalla statua di Iside, esposta nel Foyer del Toro, copia della statua custodita al Museo. Sempre nel foyer è sistemata una raccolta iconografica sugli scavi archeologici che ripropongono il fascino delle prime scoperte di Ernesto Schiapparelli, qualche anno dopo la prima rappresentazione dell'Aida, avvenuta al Cairo, nel 1871. Verdi scrisse infatti l'opera su commissione del vicerè d'Egitto, per festeggiare l'apertura del Canale di Suez. Nella Galleria Tamagno, invece, trionfa una statua alta quattro metri della dea Sekhmet.
"Fare la regia di questa straordinaria opera lirica è stata per me una vera avventura nell'arte - ha detto Friedkin, autore di film come 'L'esorcista' e 'Il braccio violento della legge' - questa per me è una delle musiche più belle siano mai state scritte. Amo Verdi e l'opera, per cui in questo ruolo mi sento molto a mio agio. Lavorare su un'opera lirica e molto diverso che fare un film, nel cinema il regista è il dio onnipotente, nell'opera è un umile servitore della musica". Per il direttore dell'orchesta, e del teatro, Gianandrea Noseda, "l'Aida è una delle opere più importanti del repertorio mondiale, un'opera intimista che scandaglia le solitudini dei protagonisti, della figlia del re, Amneris, della schiava prigioniera Aida e anche del condottiero Radames".
Il pubblico ha applaudito convinto fin dai primi cambi di scena del primo atto, ambientato nel tempio di Vulcano, dove si tengono i riti propiziatori prima delle battaglie. Domina su tutto il colore dell'oro egizio. Tra il pubblico, oltre al sindaco Piero Fassino, i vertici di Intesa Sanpaolo, partner dell'inaugurazione, del Museo Egizio, di Crt, Giuseppe Lavazza, ma anche molti americani, tra cui la moglie del regista dell'Aisa, Sherry Lansing Evelyn, Linn Rothschild, l'attrice Candice Bergen, una cinquantina di magnati americani amanti dell'opera amici di Friedkin, alcuni dei partecipanti al Forum mondiale dello sviluppo locale in corso in questi giorni a Torino e numerosi direttori di teatri dell'opera di varie città del mondo.
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