AGGIORNAMENTI
Cerca
08 Ottobre 2015 - 14:20
E' morto nella notte, nella sua casa a Torino, il regista teatrale e televisivo Massimo Scaglione, 84 anni. In carriera ha diretto più di mille programmi, tra i quali Mocambo Bar, che lanciò il cantautore Paolo Conte. Sposato con la ballerina Loredana Furno, è stato tra i fondatori della Lega Nord Piemont e senatore per due legislature.
Da alcuni mesi Scaglione, entrato in Rai nel 1955 dopo aver vinto un concorso, soffriva di problemi neurologici ed era stato ricoverato in ospedale. A trovarlo privo di vita, nel letto di casa, è stata la moglie rientrando a casa dopo dopo aver assistito a uno spettacolo teatrale. I funerali in forma laica sabato mattina, quando la salma verrà tumulata a Moncalvo, in provincia di Asti.
Uno degli ultimi lavori diretti in Rai è stata la parodia dei Promessi sposi, con il trio Lopez, Solenghi e Marchesini. Si ricordano anche, tra sceneggiati e film tv, Una nuova d'ira, tratto da Giovanni Arpino, Ancora un giorno, tratto da Joseph Conrad, e Il versificatore, tratto da Primo Levi.
Ha diretto anche numerose opere liriche e si è dedicato al recupero della cultura piemontese, in collaborazione con Gipo Farassino. Numerosi anche i saggi scritti sulla storia del teatro e dello spettacolo piemontese.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.