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06 Ottobre 2015 - 10:02
Salone del libro
Circa 65mila ingressi in meno, tra quelli reali e quelli annunciati, nel 2015. Con differenze importanti anche per il 2014 e il 2013. Dopo che la Procura di Torino ha avviato accertamenti su biglietti venduti e ingressi, il Salone del Libro fa outing dei dati "reali". "Vogliamo improntare la gestione alla più assoluta trasparenza - spiega la presidente Giovanna Milella - proseguendo sulla strada già iniziata questa estate con la spending review e il severo lavoro condotto sui bilanci".
Disponibili sul sito internet della kermesse libraria, domani i dati saranno anche sul tavolo del consiglio d'amministrazione, chiamato tra l'altro a ratificare il no all'Arabia Saudita come Paese ospite d'onore. L'ipotesi che si è fatta largo nelle ultime ore, dopo la proposta dell'Albania avanzata dai radicali e la suggestiva idea del Giappone, sembra essere quella di rinunciare, almeno per un anno, ad uno Stato ospite d'onore.
""Non c'è nulla di male a cambiare un po' le cose - si limita a dire al riguardo la presidente Milella - stiamo lavorando per creare nuove formule e nuovi progetti che ringiovaniscano e aggiornino il Salone".
E punta a questo obiettivo anche la trasparenza sugli ingressi, un aspetto dell'organizzazione delle ultime edizioni della buchmesse su cui si sta muovendo anche la magistratura subalpina. "Per primi vogliamo acquisire e capire i dati del passato", aveva detto ieri la Milella. Ed ecco, in 24 ore, spuntare fuori le cifre: nel 2015 i biglietti a pagamento furono 122.638, compresi quelli emessi a titolo di omaggio; 153.541 gli accesi, singoli e multipli, con diverso titolo d'ingresso (abbonamenti professionali, pass per editori, autori e relatori, stampa), per un totale di 276.179 presenze. Quelle annunciate dall'ex presidente Rolando Picchioni al termine della quattro giorni, nel maggio scorso, erano state invece 341 mila.
Stesse discrepanze, grossomodo, anche per i due anni precedenti: nel 2014 le presenze - secondo i nuovi vertici del Salone - furono 300.502 (340 quelle annunciate), nel 2013 298.554 contro 329 mila. "Si tratta comunque di numeri ragguardevoli - osserva la Milella a proposito dei nuovi dati - che cercheremo di rafforzare ulteriormente con l'innovazione nelle proposte culturali e con formule aderenti alle mutate abitudini del pubblico, fra cui l'introduzione del biglietto ridotto serale".
"Sono convinta che con questa 'operazione trasparenza', il Salone non possa che guadagnare in credibilità e stima presso gli editori e il suo pubblico", sottolinea ancora la Milella.
Che precisa: "Sotto la voce ingressi rientrano figure fondamentali per l'identità e i contenuti culturali del Salone, come gli editori, gli autori e relatori, gli operatori media.
Figure che contribuiscono con il loro soggiorno a produrre reddito e importanti ricadute sul sistema economico del territorio e quindi - conclude - non sono né 'abusivi' né fantasmi".
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