Cerca

TORINO. Nasce Camera, il Centro italiano per la Fotografia

TORINO. Nasce Camera, il Centro italiano per la Fotografia

Torino si candida a punto di riferimento della fotografia in Italia. Apre con questo obiettivo Camera, il Centro Italiano per la Fotografia, in via delle Rosine, nei locali ottocenteschi dove nacque la prima scuola pubblica del regno d'Italia. Primo appuntamento la mostra del fotografo ucraino Boris Mikhailov. Soci fondatori Intesa Sanpaolo, Eni e Magnum Photos. "Un altro tassello del sistema culturale torinese e italiano" dicono gli assessori di Regfione e Comune Parigi e Braccialarghe. 

Boris Mikhailov è considerato il più grande fotografo vivente di quella che fu l'Unione Sovietica. La mostra che gli dedica Camera, 'UKraine', è la prima in Italia così esaustiva. Le oltre 300 opere esposte, suddivise in nove serie, raccontano 50 anni di storia, dalla disgregazione dell'Urss alla violenza e alla povertà delle strade delle città ucraine, alle contraddizioni del potere e allo spaesamento dei cittadini. "Negli anni ho sempre cercato di fotografare quello che mi sembrava l'essenza del mio popolo declinato in tutte le sue rappresentazioni", ha spiegato oggi l'autore inaugurando a Torino la mostra e lo stesso Centro Italiano per la Fotografia che ha aperto proprio con lui.

Le sue immagini, spesso giganti, sono anche crude, dure, disarmanti. "Come cruda, dura e disarmante è la vita dei singoli - dice Mikhailov - a me interessa la realtà". La mostra apre con lavori degli anni '60, 'Superimpositions', diapositive a colori sovrapposte per fare vita a immagine suggestive, per proseguire con foto molto dure sui poveri e sui barboni e terminare, tra l'altro, con fotografie ironiche e dissacranti sulla società contemporanea e post-sovietica.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori