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TORINO. Taxi rifiutato a Pancalli, "clamore aiuti meno noti"

TORINO. Taxi rifiutato a Pancalli, "clamore aiuti meno noti"

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"Spero che il clamore che ne è nato possa aiutare quelli meno conosciuti di me a non essere discriminati". Luca Pancalli, dirigente del Coni e numero uno del Comitato paralimpico italiano, chiude con questo auspicio il caso scatenato da un tassista che si è rifiutato di trasportarlo perché in carrozzina. "Non voglio criminalizzare la categoria, ma vorrei che su questo tema si aprisse una riflessione...".

L'episodio martedì, quando la giunta del Coni si è riunita - prima volta nella sua storia - nella Torino delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi del 2006. "Non mi aspettavo che in una città come Torino potesse accadermi questo", osserva il dirigente sportivo. "Quando ho chiesto al taxi che aveva il portabagagli più grande di caricarmi la carrozzina - racconta - mi è stato risposto che non faceva questo tipo di servizio".

Con lui c'erano anche la presidente del Comitato Paralimpico piemontese, Silvia Bruno, e l'assistente di Pancalli, Caterina Nervi, costretti a prendere un altro taxi per raggiungere la loro destinazione. "Il presidente è una persona con un buon carattere, abituato a situazioni del genere", riferisce quest'ultima.

La Città di Torino si è detta "costernata" per lo spiacevole episodio e si è affrettata a riaffermare "lo spirito di accoglienza della collettività torinese, da sempre disponibile nei confronti di quanti si trovano in condizioni di disabilità".

"Torino è città che ha sempre espresso e concretamente praticato sostegno e misure a favore della disabilità questo brutto episodio di insensibilità ci sollecita a intensificare ancor di più il nostro impegno", sottolinea il sindaco, Piero Fassino, esprimendo "piena solidarietà" a Pancalli.

"Si è trattato di una discriminazione esecrabile, ma di un caso isolato", ricorda l'assessore Domenico Mangone, ricordando che il regolamento dell'area metropolitana vieta a tassisti di rifiutare una corsa. E mentre il Codacons chiede il ritiro immediato della licenza per il tassista che ha rifiutato la corsa, e l'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili (Anmic) valuta eventuali azioni legali, la Città promette di approfondire l'argomento "per verificare quali possano essere i provvedimenti previsti in casi come questo", assicura l'assessore Mangone.

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si dice "allibito" per la vicenda. E stupiti dal comportamento del collega sono anche i rappresentanti dei tassisti: "Ci dispiace per l'inconveniente, andremo a fondo", dice Federico Rolando, il portavoce dei tassisti, che promette: "La prossima volta che Pancalli sarà a Torino avrà una corsa omaggio. Mi sembra il minimo". "Preferirei che si organizzasse una giornata - la risposta del numero uno del Comitato paralimpico - per sensibilizzare e formare la categoria su questo tema affinché altri disabili non debbano subire questo tipo di ingiustizie".

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