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13 Agosto 2015 - 18:32
"Lo hanno preso al collo. Aveva le manette ai polsi e io non volevo caricarlo, ma mi hanno ordinato di farlo. E di portarlo a pancia in giù". Diceva questo l'equipaggio dell'ambulanza alla centrale operativa del 118 durante il trasporto in ospedale di Andrea Soldi, il quarantacinquenne torinese malato di schizofrenia morto durante un ricovero forzato. La comunicazione, registrata e trascritta, è stata acquisita dai carabinieri del Nas e consegnata in procura, dove il pm Raffaele Guariniello sta coordinando un'inchiesta per omicidio colposo.
"L'intervento - spiegava l'operatore - è stato un po' invasivo. Lo hanno preso per il collo e lo hanno fatto un po' soffocare". Parole pronunciate in un momento in cui Soldi era ancora vivo e non si sospettava nemmeno che un giorno la magistratura avrebbe aperto un'indagine sul caso. Gli indagati sono i tre agenti della polizia municipale che eseguirono l'intervento per costringere quel paziente di oltre 120 chili a staccarsi dalla panchina dove sedeva, e lo psichiatra che ordinò il Tso (trattamento sanitario obbligatorio). L'autopsia - i cui risultati però sono stati aspramente contestati da Roberto Testi, il consulente medico della difesa - ha messo in relazione diretta il decesso di Andrea e una presa al collo, o alla parte alta del torace, che probabilmente è stata mantenuta oltre il 'limite di sicurezza' fissato in una quindicina di secondi. Con il paziente "a pancia in giù", inoltre, in ambulanza non è stata praticata alcuna forma di rianimazione.
Sono molti gli aspetti che interessano Guariniello. Una delle domande che si pone il magistrato è se i vigili urbani (del nucleo 'servizi mirati') sono addestrati adeguatamente. Ma anche le procedure adottate a Torino per i Tso (nei casi urgenti il medico può firmare senza attendere l'apposita ordinanza del Comune) destano qualche perplessità, tanto è vero che verranno acquisite le carte relative a una serie di analoghi interventi.
Oggi sono arrivati a Torino gli ispettori inviati dal ministro della salute, Beatrice Lorenzin, per svolgere alcuni accertamenti: l'obiettivo è di esaminare, andando anche al di là del caso Soldi, il funzionamento dei Tso. Negli uffici dell'assessorato regionale alla sanità, la squadra ha ascoltato, oltre ai familiari di Andrea, alcuni funzionari e responsabili del servizio di soccorso 118, del comando della polizia municipale e dell'Asl 2.
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