Lo Stato è al fianco delle imprese della Valle di Susa. Nel giorno in cui l'Europa conferma la disponibilità a finanziare sino al 40% della Torino-Lione, "un'opera ormai definitivamente avviata con lavori in corso che continueranno con determinazione", il ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato ha ribadito ieri il sostegno del governo alle aziende del territorio. E, dopo un lungo incontro con gli imprenditori della Valle, nel quale ha ascoltato anche le ragioni dei No Tav, ha annunciato l'intenzione di portare in Consiglio dei Ministri la proposta del governatore piemontese Roberto Cota di ridurre del 30% il costo dell'energia per le realtà produttive della valle. "Cercheremo in ogni modo di aiutare le imprese di questa zona, e la sua popolazione, con opere di compensazione sulle quali stiamo ancora valutando", ha detto ieri il ministro, che dopo l'incontro a Susa con una settantina di imprenditori ha fatto visita alla Geomont di Giuseppe Benente, l'azienda nei mesi scorsi oggetto di diversi attentati No Tav. "La Tav si deve fare - ha aggiunto - perché è impensabile che l'Italia resti indietro". Parole accolte con soddisfazione da Benente: "Sono contento della visita, ben venga tutto, ma adesso - ha commentato - aspettiamo i fatti". I No Tav intervenuti all'incontro dell'hotel Napoleon organizzato dal governatore Cota, che per la prima volta hanno esposto le loro tesi davanti a un ministro, hanno ribadito che per loro l'opera è "inutile e dannosa" e hanno chiesto di dare vita ad un tavolo di confronto, "che non sia quello a senso unico dell'Osservatorio". Più accesi i toni di Doriana Tassotti, insegnante, che ha criticato la scelta di escludere dall'incontro con il ministro Zanonato "le centinaia di imprenditori che stanno cercando di mandare avanti la Valle di Susa nel rispetto delle cose, della natura e delle persone". "Perché non ci sono mai prove degli atti vandalici, degli incendi di cui si parla tanto?", ha poi chiesto la donna, sostenendo che si tratta di episodi "falsi, creati e raccontati per screditare il movimento". "Siamo disposti a ogni tipo di confronto, purché abbia tempi precisi e non infiniti come mi sembra vogliano i No Tav", è stata la risposta di Zanonato, che ha anche ricordato che l'attuale progetto della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità, "è completamente cambiato rispetto a quello iniziale sulla base delle indicazioni raccolte dal territorio".
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