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TORINO. Sanità: Gradenigo, operazione con Humanitas rischia saltare

TORINO. Sanità: Gradenigo, operazione con Humanitas rischia saltare

ospedale Gradenigo

L'operazione Gradenigo, per la quale la Regione aveva redatto una legge ad hoc, rischia di saltare.

Ma altri privati già presenti in Piemonte sono pronti a prendere il posto del colosso lombardo Humanitas rilevando l'ospedale torinese, attualmente ancora di proprietà della Congregazione delle Suore.

L'elemento che fa capire come si stanno mettendo le cose è legato alla delibera dell'assessore Antonio Saitta sull'accreditamento dei privati in Piemonte, che la Giunta di Sergio Chiamparino ha approvato oggi. Dopo un lungo braccio di ferro, hanno firmato l'intesa con la Regione quasi tutti: solo quattro su sessanta hanno rifiutato di sottoscrivere il budget e le funzioni assegnate. Fra questi figura proprio Humanitas, titolare al momento solo della Clinica Cellini. Ma ci sono anche le suore del Gradenigo, che avrebbero cambiato idea all'ultimo momento su pressione dei proprietari in pectore.

"Avremmo preferito firmare l'intesa anche con Humanitas - ha detto Saitta dopo la riunione di Giunta - ma deve essere chiaro a tutti che il Gradenigo è un presidio ospedaliero pubblico con il pronto soccorso. I privati che lo gestiranno dovranno attenersi alle decisioni di programmazione della Regione, facendo quanto verrà indicato dall'Asl To2. In un emendamento aggiuntivo alla legge sul Gradenigo - ha rimarcato - chiarirò che il pronto soccorso è pubblico e deve accogliere tutti.

Questa condizione dovrà essere accettata, pena la decadenza".

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