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22 Giugno 2015 - 18:06
legata
E' morta cadendo dalle scale nel tentativo di liberarsi dal nastro adesivo, con cui era stata legata dai ladri, e di chiedere aiuto. Ancora una rapina violenta nel Cuneese, ancora una vittima della criminalità. Dopo l'omicidio a Monteu Roero dell'orafo Patrizio Piatti, lo scorso 9 giugno, quello di Mariangela Prandi, 84 anni, morta nella sua abitazione a Bra. A ritrovare il cadavere, nella tarda serata di ieri, i vicini di casa, che hanno subito dato l'allarme facendo così scattare le indagini dei carabinieri.
La chiamata al 112 poco dopo le 21, quando i vicini si sono accorti che l'anziana non aveva chiuso il cancello come ogni altra sera. "Non starà bene, vado a vedere se ha bisogno di qualcosa", ha detto la vicina al marito. Una volta dentro la cascina, lungo la statale Alba-Bra all'altezza dell'incrocio per Pollenzo e Santa Vittoria d'Alba, si è però travata di fronte il corpo dell'anziana steso a terra al fondo delle scale.
La cascina messa a soqquadro e gli altri elementi raccolti dai carabinieri del reparto operativo di Cuneo, agli ordini del maggiore Nicola Ricchiuti, hanno stabilito che l'anziana è morta dopo avere sbattuto violentemente la testa sui gradini, probabilmente nel tentativo di liberarsi dal nastro adesivo e di raggiungere l'ingresso per chiedere aiuto, stremata dalla paura e dallo stress. "Aspettiamo l'esito dell'autopsia per capire se la vittima ha avuto un malore, oppure se la caduta sia dovuta alle fasi concitate della fuga dei ladri", si limita a dire il maggiore Ricchiuti.
Sul caso il sostituto procuratore di Asti, competente territorialmente, Donatella Masia, ha aperto un'inchiesta. I militari stanno cercando di capire, grazie anche all'aiuto di alcuni testimoni, che cosa sia stato portato via dalla cascina dai malviventi - almeno due -. E intanto gli esperti della scientifica hanno setacciato la vecchia casa a caccia di indizi utili a risalire alla loro identità.
La morte di Mariangela Prandi riaccende la polemica politica sulla sicurezza nella zona. I parlamentari della Lega Nord Stefano Allasia e Roberto Simonetti parlano di una "vittima del buonismo del governo" che accusa di avere "pensato solo ai criminali". Punta il dito contro il governo anche il segretario della Lega Nord Piemont, Roberto Cota: "punta tutto sull'immagine, mentre la realtà è fatta di un Paese che si disgrega".
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