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TORINO. Parte il progetto sperimentale a sostegno dell'innovazione

TORINO. Parte il progetto sperimentale a sostegno dell'innovazione

Politecnico di Torino

Dare una mano alle imprese di minori dimensioni, che pur avendo competenze e tecnologie eccellenti faticano a collaborare con gli enti di ricerca. E' l'obiettivo del progetto sperimentale Broad Pitt messo a punto da Piccolindustria dell'Unione industriale di Torino, con il Politecnico e Intesa San Paolo. L'iniziativa è stata illustrata oggi in occasione dell'assemblea di Piccolindustria, alla quale hanno partecipato il presidente nazionale Alberto Baban, Gian Maria Gros-Pietro, presidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo, Marco Gilli, rettore del Politecnico di Torino, Giuseppina De Santis, assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte e Dario Gallina, presidente Piccolindustria. Il progetto ha interessato la Casit di Caselette, che opera nel comparto dell'automazione cancelli, barriere e sistemi di apertura, con 20 dipendenti e 2 milioni circa di fatturato. Casit, pur avendo competenze, idee e progetti, avrebbe avuto difficoltà a realizzare un buon livello di innovazione con le proprie forze. "L'esperimento - ha commentato Gallina - ha consentito di definire un metodo di lavoro che mette a sistema le competenze di tutti i partner e che impatta in primo luogo sulla cultura, sul modo di fare impresa dell'azienda e poi sulla sua organizzazione, sui suoi rapporti con le banche e con il mercato. La tecnologia è fondamentale, ma è molto rilevante anche la capacità di lavorare insieme ad altri, mettendo a sistema capacità ed esperienze diverse". "Questo importante progetto volto a favorire il trasferimento tecnologico alle PMI ha caratteristiche sperimentali e si innesta in un nuovo modo di pensare alla banca", ha sottolineato Gros-Pietro. "Con questo progetto - ha detto Gilli - il Politecnico di Torino vuole dare seguito a quanto previsto dal suo Piano Strategico, mettendo a disposizione di un numero sempre maggiore di imprese del territorio conoscenze tecnologiche già disponibili, frutto di progetti di ricerca conclusi".

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