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03 Giugno 2015 - 18:57
Barriere antirumore
A Torino, dove il traffico stradale rappresenta la fonte di maggior inquinamento acustico, il 'problema rumore' riguarda una vasta fetta di cittadini: secondo la mappatura acustica della città elaborata dall'Arpa, infatti, il superamento dei limiti diurni, 65 decibel, riguarda circa il 40% della popolazione, dato che sale al 66% per quel che riguarda il limite notturno, fissato in 55 decibel. Sono alcuni dei dati illustrati oggi nel convegno promosso dall'Agenzia Regionale dell'Ambiente su quello che viene considerato un tema ambientale di rilevante importanza anche a livello europeo, dove il 30% della popolazione è esposta a livelli superiori alle soglie di criticità riconosciute. "Il tema dell'inquinamento acustico - sottolinea l'assesinquinamentosore regionale alle politiche ambientali, Alberto Valmaggia - va visto in un'ottica complessiva che prenda in considerazione l'inquinamento in senso più generale. Inoltre c'è un problema di consapevolezza e di comportamenti e in questo senso bisogna ricordare l'importanza della prevenzione e dell'educazione senza le quali tutti gli interventi che vengono fatti non sono sufficienti".
Se il traffico veicolare, nelle aree cittadine, determina oltre il 90% dell'esposizione della popolazione, non è l'unico fattore di inquinamento acustico e, soprattutto, non è quello considerato maggiormente fastidioso dai cittadini. Nel 2014, a livello regionale, sono stati circa 350 gli esposti presentati all'Arpa per inquinamento acustico, e solo in minima parte riguardavano il rumore da traffico. "Sono in aumento, ad esempio, - spiega Angelo Robotto, direttore generale di Arpa Piemonte - gli esposti legati a locali pubblici ed esercizi commerciali, mentre sono in calo quelli che riguardano attività produttive o industriali. Da diversi anni - aggiunge - la Città di Torino e Arpa Piemonte collaborano nel processo di gestione dell'inquinamento acustico urbano, dalla pianificazione alla prevenzione, dalla regolamentazione ai controlli, dalla mappatura acustica allo studio delle soluzioni di mitigazione". Fra le problematiche, dunque, anche l'inquinamento acustico da 'movida', che vede l'amministrazione impegnata in un&rsquoattività di controllo con regolamenti ad hoc per aree a forte densità. Al convegno sono poi stati presentati i risultati di un questionario realizzato a Torino e Milano dal quale emerge che a causa del rumore da 'movida' il 72% di chi ha risposto ha considerato la possibilità di vendere il proprio alloggio. Per quel che riguarda, infine gli effetti del rumore sulla salute umana si evidenzia una correlazione fra l&rsquoesposizione al rumore, in particolare stradale, ferroviario o aeroportuale, e alterazione del sonno, stati di stress cronico, insorgenza di ipertensione e patologie cardiovascolari, oltre a ritardo cognitivo nell&rsquoapprendimento degli scolari esposti a rumore durante le ore di lezione.
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