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23 Maggio 2015 - 16:15
La truffa correva sulle carni dei suini: animali di allevamenti convenzionali venivano presentati come di provenienza "biologica" e venduti a un prezzo maggiorato. Era una vera e propria associazione per delinquere quella scoperta dai carabinieri del nucleo antifrodi di Parma nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla procura di Torino sfociata in 28 richieste di rinvio a giudizio. Al centro della vicenda c'e' un imprenditore di Orvieto che, fra le varie aziende a lui riconducibili, ne possiede una a Chiusa San Michele, in Valle di Susa Torino), ma al raggiro si prestavano numerosi camionisti.
I suini erano acquistati da allevatori come "normali" ma poi, durante i viaggi, venivano trasformati in "biologici" alterando la relativa documentazione.
Fra gli acquirenti all'oscuro della truffa spicca Hansen, ditta tedesca leader nell'alimentazione "bio", che compero' 23 mila carcasse di maiali.
Oltre all'associazione per delinquere i pm Raffaele Guariniello e Ciro Santoriello contestano il falso, la frode in commercio aggravata.
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