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TORINO. Borsalino ammessa a concordato, Ambrosini commissario

TORINO. Borsalino ammessa a concordato, Ambrosini commissario

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La Borsalino, storica azienda produttrice di cappelli famosi in tutto il mondo, che qualche giorno fa aveva depositato la domanda di concordato preventivo, è stata ammessa oggi alla procedura preconcordataria dal Tribunale di Alessandria: giudice delegato è la dottoressa Caterina Santinello, commissari Stefano Ambrosini, Ignazio Arcuri e Paola Barisone. 

La Borsalino conta in questo modo di far approvare dai creditori il proprio piano di salvataggio, evitando il fallimento. Il piano, secondo le anticipazioni, prevede che il finanziere italo-svizzero Philippe Camperio prenda da subito in affitto l'azienda, per poi diventarne socio al 100% dopo l'omologa del concordato.

La griffe ha bisogno di un'iniezione di capitali e di un forte rilancio: il 2013 si è chiuso con un fatturato di soli 15 milioni di euro e con l'interruzione delle attività collaterali (biciclette, ombrelli, profumi), per concentrarsi sulla produzione dei mitici cappelli. Fra quattro mesi dovrà essere depositato il piano di concordato, poi la parola passerà ai creditori. Il procedimento dovrebbe concludersi nei primissimi mesi del 2016. La scelta del Tribunale è caduta su due commercialisti, rispettivamente di Milano e di Ovada, e su un noto avvocato e docente universitario. Ambrosini è infatti considerato fra i maggiori esperti di crisi a livello nazionale: ricopre la carica di commissario della bad company in Alitalia, Fondazione Maugeri, Porto d'Imperia e Sangalli Vetro Manfredonia, oltre a seguire alcuni dei dossier più rilevanti del momento, da Cartiere Burgo a Zucchi.

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