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TORINO. Exor rilancia su PartnerRe, pronti 6,8 miliardi dollari

TORINO. Exor rilancia su PartnerRe, pronti 6,8 miliardi dollari

Exor rilancia su PartnerRe e mette sul piatto 6,8 miliardi di dollari, alzando il prezzo di offerta a 137,5 dollari per azione. Ai soci della società di riassicurazioni la holding del gruppo Agnelli chiede di scegliere la sua proposta e di votare contro "l'operazione inferiore di Axis". Lo fa da una posizione di forza perché nel frattempo è diventato primo azionista di PartnerRe, con in mano il 9,32% dopo aver acquistato titoli per 572 milioni di dollari.

"Ci auguriamo che il consiglio accetti e faccia la cosa giusta", afferma il presidente John Elkann.

La decisione di non demordere era già evidente, ma a suggellarla è stato all'unanimità il board di Exor, convocato per approvare i conti del primo trimestre dell'anno, all'indomani della cessione della società di servizi immobiliari americana Cushman & Wakefield a Drz per 1,27 miliardi di dollari con una plusvalenza di circa 722 milioni di dollari. I numeri di Exor, che controlla Fca, Cnh e Juventus, sono positivi: un utile                 consolidato di 40,6 milioni di euro a fronte di una una perdita consolidata di 38,1 milioni nello stesso periodo dell'anno scorso, un Net Asset Value (Nav) pari a 13,3 miliardi, 3,2 miliardi in più (+31,2%) rispetto al 31 dicembre 2014. La previsione è di chiudere l'anno con un risultato positivo.

L'attenzione è ora rivolta alle prossime mosse di PartnerRe che ha respinto la prima offerta di Exor da 6,4 miliardi di dollari per andare avanti nel progetto con Axis, ritenuto più remunerativo. Dopo il rilancio dovrà decidere cosa fare. La holding presieduta da John Elkann attacca il board di PartnerRe e ribadisce la convinzione che "abbia condotto finora un processo difettoso e abbia erroneamente descritto il contenuto dei suoi colloqui con Exor". Gli chiede quindi di modificare la propria posizione e "di raccomandare la proposta chiaramente superiore e totalmente in denaro di Exor".

"In ogni caso riteniamo che gli azionisti PartnerRe meritino la possibilità di scegliere la nostra offerta e, per farlo, chiediamo loro di votare contro l'operazione inferiore di Axis", avverte Elkann. E' stato già depositato il Preliminary Proxy Statement per sollecitare gli azionisti di PartnerRe a dire no alle nozze con Axis.

Exor, che ha anche attivato un sito web dove gli investitori potranno trovare informazioni sull'offerta, ha presentato la sua proposta vincolante direttamente al board della società che ha sede alle Bermuda. Non è soggetta a due diligence né a condizioni di finanziamento, se non venisse accettata scadrebbe due giorni dopo l'assemblea degli azionisti di PartnerRe. A Piazza Affari, in una seduta in generale negativa, il titolo perde l'1,86%. Bene invece il gruppo riassicurativo quotato a Wall Street: il titolo, che già da lunedì ha rotto la soglia dei 130 dollari della prima proposta di Exor, si muove in controtendenza rispetto al listino (+1,6% a 135,6 dollari a seduta ancora aperta) verso il nuovo prezzo di 137,5 dollari.

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