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TORINO. Manager pubblici pagati troppo. La Corte dei conti indaga su Amiat e GTT

TORINO. Manager pubblici pagati troppo. La Corte dei conti indaga su Amiat e GTT
Gli emolumenti di due amministratori di società controllate dal Comune di Torino finiscono sotto la lente d'ingrandimento della Corte dei Conti, che vuole verificare se siano stati adeguati o se vi siano stati 'compensi doppi', da dirigente e da consulente, e quindi vi sia stato un danno erariale. L'inchiesta della Corte dei Conti, come anticipato oggi dalle pagine locali di Repubblica, riguarda Maurizio Magnabosco, attuale ad dell'Amiat, la società che segue il ciclo integrato dei rifiuti del capoluogo piemontese, e Roberto Barbieri, ex ad del Gtt (periodo a cui si riferirebbe l'eventuale contestazione), società che gestisce il trasporto pubblico, e  ora ad di Sagat che gestisce alcuni aeroporti italiani tra cui quello di Torino. Nei giorni scorsi la guardia di finanza, su ordine del pm presso la Corte dei Conti Giancarlo Astegiano, si è recata negli uffici delle due controllate e ha acquisito documenti. Secondo il magistrato, la norma che prevede di parametrare gli stipendi dei manager delle società controllate a non più del 70% di quello del sindaco potrebbe essere stata aggirata con il meccanismo delle consulenze esterne. In quel caso, ai due manager verrebbe richiesta la restituzione delle somme percepite oltre quella soglia.  
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