Chiude fino al 24 aprile, di fatto fino al 27, considerata la festività della Liberazione, Palazzo Nuovo, la sede storica delle facoltà umanistiche dell'Università di Torino. E chiude per pericolo amianto. Finora famoso per essere da sempre il centro delle contestazioni studentesche, ora lo è per il minerale-killer. La decisione, presa in via precauzionale, è la conseguenza delle verifiche dell'Asl che hanno individuato aree a rischio e al provvedimento del pm Raffaele Guariniello che ha indagato il rettore Gianmaria Ajani per omissione dolosa di cautele. Le bonifiche effettuate negli anni non avrebbero, quindi, eliminato i rischi derivanti dalla presenza dell'amianto tanto che gli ispettori dell'Asl nei giorni scorsi hanno disposto la chiusura di alcune scale, di magazzini e depositi. Oggi la decisione da parte dell'Ateneo di sospendere le elezioni, formalmente da domani fino al 24 aprile, ma di fatto fino a lunedì 27. "La decisione - spiega l'Università in una nota - è finalizzata a svolgere e a rendere più facile ed efficace il completamento dei sopralluoghi per provvedere agli eventuali interventi necessari". Una doccia fredda per l'Università che si è sempre posta in prima linea nella lotta all'asbesto. Nell'ottobre scorso aveva persino firmato con Arpa Piemonte una Convenzione per completare il censimento dei manufatti d'amianto negli edifici di sua proprietà e intervenire là dove si rendesse necessario. Si stabiliva di monitorare le eventuali fibre aerodisperse, con misurazioni in microscopia elettronica. Un piano di lavoro con strumentazioni sofisticate per "prevenire ed eliminare - disse il rettore - danni e rischi a tutela della salute e dell'ambiente". D'altra parte Palazzo Nuovo, costruito negli anni '60, contiene in notevole quantità quel materiale ampiamente usato negli anni del boom economico e pertanto ha già subito in passato lavori di messa in sicurezza. Materiale, in ogni caso, dannoso soltanto quando le sue fibre sono disperse nell'aria e che, tuttavia, deve essere continuamente tenuto sotto controllo quando gli edifici sono molto datati. Non è neppure la prima volta che la Procura interviene sull'argomento richiamando l'attenzione delle autorità sulla necessità di misure efficaci.
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