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TORINO. Fondi Piemonte: spese dei consiglieri assolti coerenti con ruolo

TORINO. Fondi Piemonte: spese dei consiglieri assolti coerenti con ruolo
Gli imputati "hanno dato conto delle spese effettuate, riuscendo in larga misura a documentarle o comunque a inquadrarle nell'ambito di attività coerenti con la funzione di consigliere regionale". Così il giudice Daniela Rispoli motiva le assoluzioni di nove consiglieri regionali, in larga parte di centrosinistra, per la cosiddetta Rimborsopoli.
Il giudice ha osservato che in alcuni casi ci sono stati dei semplici "errori nella richiesta di rimborso", quali "le spese per le sigarette o per la consumazione di un gelato", o magari degli episodi caratterizzati da "scarsa ponderazione se non leggerezza". Tuttavia "il quadro complessivo - si legge nelle motivazioni dell'assoluzione dei nove imputati - impedisce di inquadrare le spese nel reato di peculato essendo le stesse rimaste in ambito del tutto marginale rispetto al complesso dell'attività e della gestione dei fondi, per il resto del tutto oculata".
Fra gli imputati c'era il segretario regionale del Pd, Davide Gariglio, e gli attuali assessori regionali Aldo Reschigna e Monica Cerutti. Con l'audizione di un imprenditore è ripreso in tribunale a Torino il processo principale per la Rimborsopoli dei consiglieri regionali del Piemonte che annovera 25 imputati. L'uomo è il titolare di un'azienda di grafica e stampa che fatturò dei lavori al gruppo del Pdl: è stato prelevato e accompagnato in aula dalle forze dell'ordine, su disposizione dei giudici, perché aveva detto di non poter intervenire per motivi di salute ma non aveva inviato certificazioni mediche. A seguire l'udienza c'è una scolaresca, una quinta classe dell'istituto Luxemburg. 
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