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TORINO. ‘Ndrangheta: Spataro “Riconoscere le mafie al Nord è un caso giuridico"

TORINO. ‘Ndrangheta: Spataro “Riconoscere le mafie al Nord è un caso giuridico"

Armando Spataro

"In materia di riconoscimento delle mafie al Nord c'è effettivamente un problema giuridico che sottende, molto probabilmente, anche al caso Minotauro, sul quale, comunque, non posso esprimere giudizi in quanto la Cassazione deve ancora esprimersi in merito". Lo ha detto il procuratore di Torino, Armando Spataro oggi a Torino, partecipando al Campus Einaudi alla presentazione del libro 'Mafie del Nord', a cura di Rocco Sciarrone. "Il problema giuridico - ha spiegato - sta nella dicotomia tra 'ndrangheta calabrese e 'ndrangheta piemontese. Se si dice che è di origine calabrese, ma ha la sua autonomia, allora bisogna dimostrare che si palesa con le stesse prassi che però qui in Piemonte non si vedono". Un problema, secondo Spataro, di vecchia data, "che ancora oggi sembra riportare al dilemma degli anni '80 quando ci si chiedeva se esistevano o meno le mafie al Nord. Anche per un fattore culturale che portava a dire che qui c'era un territorio 'refrattario' alle mafie. Quando - invece già nel 1951, anno del primo Festival di Sanremo, l'allora primo pentito Antonio Zagari, aveva spiegato che suo padre, mafioso, era stato mandato al nord dove si era ben radicato". "Invece - ha aggiunto Maria Josè Fava, di Libera - la mafia è molto radicata nel tessuto sociale e politico del nord e per combatterla occorrono analisi come quella contenuta in questo libro. La mafia non è un cancro venuto dal sud ad ammalare il nord, ma una malaffare che ha trovato qui un terreno molto favorevole anche perchè in questi ultimi anni di crisi, di per sè molto favorevole alle mafie, si sono perduti gli anticorpi".  
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