TORINO. Azzardo: Consiglio approva mozione Pd, urge nuova legge
03 Febbraio 2015 - 18:25
Gli usurai prestavano soldi anche a ludopatici
Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato una mozione del Pd che impegna la Giunta Chiamparino a scrivere in tempi rapidi un nuovo disegno di legge regionale in materia di ludopatia. Obiettivi, il "contrasto delle forme di dipendenza dal gioco d'azzardo lecito", il "recupero delle persone affette", e l'azione a livello nazionale per ottenere "tutele nei confronti dal gioco d'azzardo online". Il documento, presentato da Nadia Conticelli e sottoscritto dall'intero gruppo Pd, rimarca l'importanza di darsi nuove norme soprattutto sul nuovo fronte del gioco telematico. "Ci sono molti interessi in gioco - hanno sottolineato Conticelli e la consigliera Silvana Accossato - ma la ludopatia è un tema che sta a cuore in modo abbastanza trasversale a tutte le forze politiche. La Regione Piemonte potrebbe dare un segnale a livello nazionale. Ciò che si riteneva sufficiente qualche anno fa è oggi superato dalla tecnologia informatica. Dovremo farci supportare dagli esperti per modulare nel modo corretto incentivi e divieti. Ma segnare oggi un punto di vista forte del Consiglio regionale è un primo passo molto importante". Le due esponenti del Pd intervenute a illustrare il documento hanno ricordato che "il gioco d'azzardo è una delle forme di dipendenza che assume conseguenze serie sulla salute e sul versante economico". In Piemonte il volume d'affari, hanno sottolineato, è di 5 miliardi di euro all'anno. E "le persone affette da dipendenza dal gioco sono quasi quintuplicate negli ultimi anni, tanto da fare della ludopatia una delle dipendenze prese in carico a tutti gli effetti dal servizio sanitario". Ecco perché, hanno concluso, "dobbiamo agire con urgenza per evitare il dilagare di questa dipendenza". La Regione Piemonte ha cominciato a lavorare in vista di una nuova legge regionale di contrasto alla ludopatia, la dipendenza patologica dal gioco d'azzardo. Lo ha annunciato l'assessore alla Sanità, Antonio Saitta, in occasione dell'approvazione di una mozione del Pd su questo tema. "L'aspetto più insidioso che dovremo affrontare in questo campo - ha detto l'assessore - mi sembra quello relativo a Internet. Potremmo fare una proposta di legge al parlamento, se avessimo qualche competenza specifica. Mi è stato detto che le sedi legali di chi opera attraverso internet cambiano continuamente, avremo bisogno di chiarirci la materia con l'aiuto degli esperti". "Ma posso assicurare che una iniziativa di questo tipo, anche da parte del Consiglio regionale, avrebbe certamente il sostegno della Giunta".
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