TORINO. Scatta fase due giunta Piemonte, ecco obiettivi Chiamparino
09 Gennaio 2015 - 10:50
Sergio Chiamparino
La Regione Piemonte deve "ritornare ad essere uno strumento di programmazione e legislazione" attraverso l'attuazione di politiche "caratterizzate da una forte capacità di innovazione e da una decisa discontinuità con il passato". Il presidente Sergio Chiamparino lancia così la 'fase due' della giunta regionale, quella in cui si dovranno completare le linee programmatiche e rivedere i criteri della spesa "nella direzione del risparmio ma anche della necessità di assicurare maggiore efficienza alla Regione". E' stato lo stesso Chiamparino, al termine della giunta politica convocata oggi, a indicare le strategie per il 2015. "Molte cose sono già state fatte nei primi 5-6 mesi - osserva -: abbiamo compiuto significativi passi avanti per riordinare la macchina regionale e metterla in condizione di viaggiare. Siamo stati un esempio di compattezza della maggioranza, sia in Giunta che in Consiglio, ed anche dall'opposizione non è mai venuto un solo gesto di irresponsabilità politica. Sono decisamente soddisfatto - sottolinea ancora - ma non possiamo fermarci in mezzo al guado". Per portare avanti il lavoro sin qui svolto, e completarlo, serve appunto che "la Regione torni ad essere uno strumento di programmazione e legislazione", ribadisce Chiamparino, ricordando che "l'autorevolezza della politica è inversamente proporzionale alle risorse distribuite e direttamente proporzionale alla capacità di scegliere dove investire". Ovvero meno contributi a pioggia e più coraggio nel sostenere i progetti su cui puntare. Nel corso della giunta presidente e assessori hanno anche deciso di decentrare agli enti locali tutto quanto è decentrabile, con il vincolo di lavorare in ottica di quadrante. E di disegnare un sistema di società partecipate che "non risponda solo ad una logica di risparmio, ma anche alla necessità di adeguarlo a nuovi obiettivi strategici", diversi da quelli indicati vent'anni fa, quando si privilegiava il fattore territoriale. A questo proposito è stato chiarito che alcuni casi, come le Terme di Acqui, devono essere risolti entro giugno. Infine, il consumo di suolo. "Ovviamente - garantisce Chiamparino - si perseguiranno la realizzazione della Torino-Lione, del Terzo valico, dell'Asti-Cuneo, dei nodi di Torino e Novara, della 'Pedemontina'. Ma si daranno indicazioni per bloccare l'uso di suolo incontaminato, riutilizzare le aree già compromesse, approfondire la prevenzione delle criticità riguardanti l'assetto idrogeologico".
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