Dopo sei Natali 'in crisi', quest'anno le vendite per le festività di fine 2014, secondo i primi dati raccolti da Ascom Torino hanno registrato un segno positivo. Questo soprattutto in centro - si parla di un 10% - mentre risulta meno felice la situazione nelle periferie. Anche se il clima non ha invogliato, sono stati venduti 'pezzi' importanti come capispalla, giacconi e cappotti. Nessun settore risulta in calo. Lo scontrino medio è oscillato tra i 100 e i 150 euro. La tanto temuta 'dèbacle' - spiega l'Ascom in una nota - non c'e' stata, neppure per il settore dell'abbigliamento, per il quale si temeva maggiormente. "La clientela, dopo un'attenta valutazione, sembra aver ritrovato il gusto per il dono natalizio segnando il passo di un certo nuovo moderato ottimismo - sostiene l'Ascom - i torinesi in generale non hanno infatti rinunciato al rito del regalo. Certo permane lo stato di incertezza per il futuro che ha imposto, fino all'ultimo, maggiori riflessioni sull'entità e sul costo del regalo, ma alla fine è stata premiato la 'diversificazione', la capacità cioè di ogni singolo operatore commerciale di attirare la clientela, magari esponendo in vetrina capi, gadget e prodotti a prezzo contenuto". Bene soprattutto l' 'alimentare', quest'anno in rampa di lancio fra i doni sotto l'albero, i giocattoli e l'hi-tech; in leggero aumento rispetto allo scorso anno (dal 2 al 5% fino a punte del 10% a secondo delle varie zone) l'abbigliamento e le calzature. Tengono in media i livelli dell'anno scorso, e in qualche caso li superano, l'oreficeria e il settore libri. La tanto temuta 'dèbacle' - spiega l'Ascom in una nota - non c'e' stata, neppure per il settore dell'abbigliamento, per il quale si temeva maggiormente. "La clientela, dopo un'attenta valutazione, sembra aver ritrovato il gusto per il dono natalizio segnando il passo di un certo nuovo moderato ottimismo - sostiene l'Ascom - i torinesi in generale non hanno infatti rinunciato al rito del regalo. Certo permane lo stato di incertezza per il futuro che ha imposto, fino all'ultimo, maggiori riflessioni sull'entità e sul costo del regalo, ma alla fine è stata premiato la 'diversificazione', la capacità cioè di ogni singolo operatore commerciale di attirare la clientela, magari esponendo in vetrina capi, gadget e prodotti a prezzo contenuto". Bene soprattutto l' 'alimentare', quest'anno in rampa di lancio fra i doni sotto l'albero, i giocattoli e l'hi-tech; in leggero aumento rispetto allo scorso anno (dal 2 al 5% fino a punte del 10% a secondo delle varie zone) l'abbigliamento e le calzature. Tengono in media i livelli dell'anno scorso, e in qualche caso li superano, l'oreficeria e il settore libri.
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