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20 Novembre 2014 - 12:25
"Ora lo hanno stabilito con chiarezza: se si vuole uccidere qualcuno in Italia il miglior mezzo è l'amianto perché è legale". E' questo l'amaro commento di Paolo Liedholm, nipote di Nils, grande calciatore e allenatore svedese.
Paolo, che vive a Casale Monferrato, ha perso la mamma nel 2008 per una grave malattia legata all'amianto e la sua famiglia era tra le parti civili del processo Eternit. "E' significativo - commenta - che in Italia, come ha detto il procuratore generale, non si possa fare coincidere giustizia e diritto. In questo caso, però, possiamo dire che l'ingiustizia abbia coinciso perfettamente con il diritto".
Secondo Liedholm, "in Svezia tutto questo non sarebbe neanche successo, perché dopo pochi ammalati sarebbe intervenuta l'autorità amministrativa e avrebbe chiuso la fabbrica. In Italia, invece, la si tiene aperta e si fa un processo penale dopo 20 anni, quando tutto invece è prescritto...".
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