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TORINO. Sanità, Allegri testimonial per la lotta contro il cancro

"La vita va vissuta, ma va vissuta con la testa e con le regole, praticando sport, cosa che oggi molti ragazzi non fanno. Attraverso le regole non si diventa campioni dello sport ma campioni nella vita": l'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, si è rivolto così agli studenti dell'Istituto Albert Einstein di Torino nell'ambito della quinta edizione del progetto "Non fare autogol", dedicato alla prevenzione delle malattie oncologiche.

L'incontro, promosso dall'Associazione italiana Oncologia medica (Aiom) e dalla Fondazione "Insieme contro il cancro", con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Coni e della Figc, punta a promuovere l'educazione a un corretto stile di vita per prevenire le malattie. In Piemonte solo il 38% dei ragazzi under 15 svolge attività fisica con regolarità e costanza. "Sono dati allarmanti - spiega il professor Mario Airoldi, coordinatore regionale di Aiom Piemonte - perché chi svolge attività fisica ha il 30% di probabilità in meno di sviluppare un tumore".

Storia di questi giorni è l'esordio in Nazionale di Francesco Acerbi, difensore del Sassuolo che è riuscito a superare la malattia. "Acerbi ha dato un segnale importante di forza, ha combattuto con coraggio e positività riuscendo a sconfiggere il tumore" ha sottolineato Allegri. "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani - ha aggiunto il professor Giorgio Scagliotti, direttore del Dipartimento di Oncologia dell'Università di Torino -: l'importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica.

Il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili".

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