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TORINO. Csi Piemonte, Zappalà promuove ente, siamo fonte di risparmio

TORINO. Csi Piemonte, Zappalà promuove ente, siamo fonte di risparmio

Csi Piemonte

"Il Csi è fonte di risparmio, non è giusto venga considerato un costo invece che un ente che fornisce servizi e ha delle eccellenze". Lo sostiene il presidente uscente del consorzio, Davide Zappalà, illustrando il suo bilancio di fine mandato. "La Regione Piemonte - sottolinea - ha una spesa IT per cittadino di 15,8 euro, inferiore o analoga a quella di altre regioni di dimensioni paragonabili, 18,9 la Lombardia e 15,7 il Lazio".

Nel febbraio 2013 il Csi, consorzio che si occupa del sistema informativo regionale, aveva un debito di 68,3 milioni verso i fornitori e di 42 milioni con le banche, che sono scesi rispettivamente a 11 e 23,9 milioni nel 2014. Scesi anche i tempi di pagamento dei fornitori, da 330 a 60 giorni, e la cassa integrazione che lo scorso anno aveva riguardato 100 dipendenti, nessuno negli ultimi 10 mesi.

"Abbiamo anche fatto una spending review aziendale tale che il premier dovrebbe chiamaci a tenere delle lezioni", ha scherzato il presidente del Csi ricordando, fra le altre cose, i 2,5 mln l'anno risparmiati con la chiusura di una delle due sedi, i 600 mila euro annui di risparmio dovuto al nuovo contratto integrativo e la riduzione del 75% dei contatti di consulenza con l'azzeramento di quelli non informatici e un taglio della spesa del 29%.

"Ma non c'è solo la riduzione dei costi", aggiunge il presidente del Csi Zappalà, ricordando alcune iniziative come il protocollo con Agid e Consip "per favorire e diffondere l'innovazione nella PA centrale e locale" e "il coordinamento dell'informatica sanitaria". Un piano, quest'ultimo, avviato ad aprile che al momento non ha ancora fatto grossi passi avanti "ma che porterà un servizio migliore ai cittadini e che ha risparmi potenziali stimati in 150 mln fino al 2018".

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