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05 Novembre 2014 - 14:45
Piero Fassino
"Siamo grati al Santo Padre di aver accolto il nostro invito di essere il 21 giugno a Torino: sarà una giornata straordinaria caratterizzata da un'immensa partecipazione che sarà un'ulteriore segnale di quanto affetto e partecipazione papa Francesco raccoglie". Così il sindaco di Torino, Piero Fassino, ha commentato l'annuncio di papa Francesco sulla sua visita nella città il prossimo giugno per l'Ostensione della Sindone nel bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco. "Siamo orgogliosi di questa visita - ha detto ancora Fassino durante una conferenza stampa - e del fatto che essa coincida con due eventi di grande valore religioso e civile". "Torino è una città di forti tradizioni religiose - ha proseguito -, è la città dei santi sociali, da Don Bosco a Domenico Savio al beato Pier Giorgio Frassati, che ha conosciuto una straordinaria fioritura di esperienze pastorali e sociali organizzate dalla Chiesa, dai suoi esponenti più significativi e dai suoi ordini più importanti: esperienze che si sono sviluppate con l'industrializzazione ma poi hanno accompagnato la vita della città fino a oggi, caratterizzata da una diffusa e radicata presenza del mondo cattolico, di associazioni, gruppi di volontariato, parrocchie, ordini".
Secondo Fassino, "sia la celebrazione del duecentesimo anniversario di Don Bosco con l'ostensione della Sindone sia la visita del Papa assumono significato particolare di sottolineatura di questo profilo".
L'ostensione, secondo il sindaco, ha poi il "valore dato da un simbolo religioso di straordinaria importanza: si è via via venuta realizzando un'identificazione di fede di milioni e milioni di persone. Il fatto di esibire la Sindone e di permettere di poterla venerare, unitamente alla visita del Papa, dà un'organica esposizione della città ai temi che l'evangelizzazione e l'apostolato cattolici esprime". Torino, quindi, "si prepara a ricevere il Papa, i pellegrini della Sindone, le centinaia di migliaia di persone che verranno per il bicentenario di Don Bosco". Papa Francesco, inoltre, "conoscerà una città diversa da quella che ha conosciuto in gioventù: una città che ha trasformato il suo profilo, la sua identità, unendo al profilo industriale altri come quello universitario e studentesco - e sappiamo quale attenzione il Papa abbia per i giovani, quello di una città multietnica. Sono tante - ha concluso Fassino - le ragioni per cui questa visita è così importante".
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