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Aldo Corgiat: “Ai ragazzi dico di non fuggire. Insieme costruiamo il futuro”

Aldo Corgiat: “Ai ragazzi dico di non fuggire. Insieme costruiamo il futuro”

L'ex Sindaco Aldo Corgiat

Aldo Corgiat è un politico piemontese, già sindaco di Settimo Torinese.

Corgiat, cosa terresti del 2021?

“Il fatto che si è portato via il 2020 (anno orribile). 

Nella mia vita professionale il fatto di aver maturato l’età per la pensione (dopo quasi 44 anni di contributi versati). Terrei anche i progetti sviluppati dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso che, nonostante l’ostilità dell’amministrazione comunale verso tutto ciò che non è direttamente controllato dal Comune, sta tornando ad essere un riferimento associativo e mutualistico per molti soci e cittadini di Settimo e non solo”.  

E invece cosa butteresti via, a parte ovviamente la pandemia? 

La perdita di un’occasione storica di ricostruire un mondo nuovo, più giusto ed essenziale. Le crisi ecologica, sanitaria, energetica, migratoria non si risolvono con vecchie ricette già fallite e senza un radicale cambiamento di abitudini, di regole, di organizzazione della società. 

Butterei via una classe politica, a corto di idee e di capacità di rappresentanza, che si sta dimostrando largamente insufficiente ad affrontare queste sfide e necessità”.

Quali sono stati i tuoi obiettivi raggiunti e cosa invece hai dovuto rimandare al 2022?

Quando lavoravo in Pirelli i vecchi operai mi insegnavano che era bene lasciare sempre un po’ di lavoro per il giorno dopo. Quelli erano i tempi del cottimo selvaggio e occorreva evitare una sciocca competizione al rialzo tra gli operai. E’ una regola che non ho dimenticato. Per il 2022 ho tanti buoni progetti”. 

Come lo immagini il 2022 a Settimo? 

“Purtroppo non sono ottimista. La città sta andando indietro. A parte i continui lavori in centro e in prossimità del municipio, non ci sono segnali di sviluppo ma solo propaganda. Settimo rischia di rimanere del tutto isolata dai processi in corso di rilancio della città metropolitana”. 

Cosa manca ancora alla città?

La priorità numero uno sono i collegamenti. Occorre togliere al più presto il pedaggio sulla tangenziale e potenziare la linea ferroviaria (almeno un treno ogni dieci minuti). Occorre collegare in modo intenso Settimo con Caselle, Stura e Rebaudengo. 

In secondo luogo, non meno importante, occorre riproporre una funzione di Settimo nel campo della ricerca e dell’alta formazione (per questo occorre riprendere il dialogo con le Università e le imprese non solo per chiedere soldi e sponsorizzazioni alle manifestazioni comunali ma per condividere programmi di sviluppo). 

Occorre rilanciare l’idea di una città accogliente e solidale e non lo si può fare se continua l’attuale idea di controllare tutto da parte del Comune e di convogliare tutte le risorse pubbliche verso le Fondazioni comunali (per altro in aperta violazione di Legge). 

Essenziale è il rilancio di una nuova idea di Sanità fondata sulla capacità di risposta a domicilio, con sperimentazioni diffuse di tele medicina, di cura e riabilitazione domiciliare, di continuità assistenziale con il coinvolgimento delle associazioni e delle famiglie. Purtroppo la miopia di questa amministrazione sta invece producendo la privatizzazione o il declassamento dell’ospedale civico e la proliferazione di iniziative di “ricovero” privato, tutto il contrario di ciò che servirebbe”.  

Qual è invece il pezzo forte della città?

“La città è ancora percepita bene grazie alle opere realizzate negli ultimi 20 - 25 anni (i parchi, la biblioteca, l’ospedale, ecc.). Ma anche per queste occorrerebbero idee nuove e una capacità di riprogettazione che non c’è. Farsi i selfie con sullo sfondo le opere realizzate nel passato non è sufficiente a scongiurarne la decadenza”. 

Da ex sindaco,  qual è l’opera o l’idea che senti più tua? 

“Ho avuto la fortuna di contribuire alla realizzazione di gran parte di ciò che a Settimo è apprezzato da residenti e visitatori. Tuttavia l’iniziativa che forse si vede di meno ma che ha segnato in positivo la capacità di pensare alla Città credo sia il trasferimento della Pirelli. 

Quell’idea, oltre che salvare più di un migliaio di posti di lavoro, si portava dietro una strategia di sviluppo, un tentativo concreto di dare una nuova identità ad una città che rischiava di perderla dopo aver svolto per circa 50 anni il ruolo di grande area industriale di Torino. 

I successivi progetti di rafforzamento industriale di Oreal, Lavazza, Armani, Valentino e altri marchi meno noti confermarono la validità della proposta”. 

Ai cittadini settimesi in generale cosa vorresti augurare? 

“Di  tornare ad essere protagonisti e parte di un progetto di rilancio della città”.

E a un ragazzo/a settimese di 18 anni quale consiglio daresti? 

Di non fuggire. Di non rinunciare a progettare ed impegnarsi per il cambiamento possibile. Le cose da fare restano tante e, insieme, si possono realizzare”. 

Un Cancro che non si arrende di fronte alla prima difficoltà

Aldo Corgiat è nato sotto il segno del Cancro con Luna e Ascendente nello stesso Segno. 

E’ una configurazione astrale molto armonica dove la natura interiore della persona viene perfettamente rispecchiata all’esterno e percepita dagli altri per come essa è realmente. 

In Cancro ci troviamo di fronte ad una persona molto attaccata ai valori tradizionali della famiglia, della Patria e delle istituzioni, ambito in cui riuscirà sicuramente ad avere un ruolo preminente. 

Ottimo il trigono con Giove, in quinta casa (che rappresenta un po’ il palcoscenico della nostra vita), ulteriore segnale di una quotidianità segnata dal successo in settori legati all’amministrazione e alla legalità. 

Nessuno pensì, però, che stiamo parlando di un Cancro pronto ad arrendersi alla prima difficoltà, tutt’altro: a parlare di una grande forza di carattere, di una grande energia e spinta all’azione sono i ben quattro pianeti nel segno del Leone (Mercurio, Venere, Marte ed Urano) che colorano sicuramente la personalità con i tratti tipici del secondo Segno di Fuoco; come spesso accade in Astrologia, quando pur appartenendo ad un determinato Segno, si assumono le caratteristiche di un altro, dove sono presenti più pianeti alla nascita.

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