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I balli di gruppo: un’invenzione per l'estate che funziona a Carnevale

I balli di gruppo: un’invenzione per l'estate che funziona  a Carnevale

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Nevica e fa freddo. E se parlassimo dell’estate? E se si parla di estate e si parla di ballo, allora non si può fare a meno di parlare dei balli di gruppo, quel fenomeno che oramai da una ventina d’anni ha fortemente caratterizzato la musica da ballo. All’inizio era il “Ballo del Pinguino”: era la metà degli anni Novanta, quando “Genio & Pierrots”, con la complicità di Gianni Drudi (ricordate il mitico tormentone “Hei ci stai, Ficky Ficky con me?”), lanciarono quello che era destinato a diventare un “cult” e il precursore dei balli di gruppo, proprio quel “Ballo del Pinguino” che strizzando l’occhio al “Let’s kiss” delle gemelle Kessler, ha imperversato nelle balere e nelle feste di piazza, ma non solo, almeno per un decennio. Tanto da venire identificato come un vero e proprio fenomeno, che riuscì a calamitare l’attenzione dei media nazionali e tanto da meritare anche un’intera puntata del “Maurizio Costanzo Show”, al quale parteciparono, fra gli altri, Eugenio Zanni, in arte Genio, Angelo Zibetti patron di Radio Zeta e, fra il pubblico e ad esibirsi anche in una dimostrazione di ballo, Claudio Visturino di Rondissone, presidente del Fans Club di Genio. Per anni, non c’è stata orchestra che non abbia proposto il “Ballo del Pinguino” e soprattutto, con il trascorrere degli anni, i balli di gruppo o di aggregazione hanno meritato un vero e proprio spazio a sé durante le serate, in genere anche quello che vede una massiccia partecipazione dei bambini. Ed è stato ancora Genio, alcuni anni dopo, a fare nuovamente centro con un altro ballo di gruppo, diventato, se possibile, ancora più famoso del “Pinguino”: stiamo parlando di “Ciapa la galeina”, vero tormentone rimbalzato per tante estati dalla riviera romagnola nelle radio nelle televisioni di tutta Italia. Anche in questo caso, stiamo parlando di un pezzo (cantato dall’allora percussionista di “Genio & Pierrots”, Julio Perez), che è stato riproposto da tutte le orchestre e inserito nelle scalette di tutte le serate e feste. In mezzo, altre canzoni e altri balli che hanno avuto fortuna minore del “Pinguino” e della “Galeina”, ma che hanno comunque segnato un’epoca: “Dogy dance” venuto subito dopo il “Pinguino”, e poi il “Ballo della Steppa”, fino ai più recenti “Uffa che afa”. Ma Genio non era nuovo ai balli di gruppo e, se così si può dire, prima del “Pinguino” aveva “scaldato i motori” con almeno altri due pezzi, sempre firmati da quel discolaccio di Gianni Drudi, che per i fans sono comunque dei veri e propri cult: “Facciamo baracca”, pezzo stra-famoso che ha dato anche il titolo ad uno dei dischi più venduti di Genio, e “La tana del re” che venne proposto nella versione meneaito, uno dei primi balli di gruppo. Nostalgia per tutte queste divertenti canzoni? Niente paura e soprattutto non si dovrà attendere l’estate, perché un altro periodo dove i balli di gruppo vanno davvero alla grande è proprio il Carnevale. Si potranno ballare durante le feste e le sfilate e verranno “sparati” a volumi assordanti dai carri allegorici…. Basterà lasciarsi travolgere d’allegria e ballare tutti insieme!!!
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