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Paese blindato per Belen

Paese blindato per Belen
COMIGNAGO Nella sua intera storia, un traffico così Comignago non l'aveva mai visto. "Nemmeno nel 1908 - ricorda il sindaco, Piero David - quando le donne si sdraiarono sulla ferrovia per impedire che il paese venisse tagliato in due. Dovette intervenire l'esercito". Il matrimonio di Belen Rodriguez e Stefano De Martino sarà, nel tempo, l'evento che segnerà la storia di questo piccolo paese della provincia di Novara che dista pochi chilometri dal lago. Ma che, per dire, il Lago Maggiore da lì neanche lo vede. Eppure Belen Rodriguez, la soubrette tra le più famose d'Italia, ha scelto proprio questo sconosciuto borgo del Piemonte per unirsi in matrimonio. E il paese ha dovuto a suo modo organizzarsi per l'evento. Il sindaco ha emesso un'ordinanza che ha vietato l'accesso alle auto alla via Principale (si chiama così) fin dalle 7 del mattino. Transenne per 24 ore. La via Principale è, neanche a dirlo, quella che attraversa Comignago dall'inizio alla fine. Lì si trova Villa Giannone. Lì avviene "l'evento". Non pago di aver transennato l'accesso, il sindaco David, poi, è stato costretto a chiamare rinforzi. L'unica vigilessa di cui è dotato il Comune non avrebbe mai potuto garantire da sola l'ordine pubblico. In suo aiuto sono così arrivati a Comignago altri quattro vigili, due da Gattico, due da Borgomanero. Non solo: si è mobilitata anche la Protezione Civile, disponendo uomini (non mezzi) alle transenne d'entrata e di uscita del paese. "E per sicurezza ho sentito anche la Prefettura a Novara, non si sa mai", ha precisato il sindaco, che si è visto arrivare in paese per un giorno carabinieri, polizia e uomini delle forze dell'ordine come non ne aveva mai visti. "Devo dire che è andato tutto bene - ha commentato ieri sera, mentre nella Villa il sì era già stato pronunciato e l'organizzazione era partita con gli antipasti a base di "napoletanità con contaminazioni argentine" -. I comignaghesi l'hanno presa bene. Sono contenti, soprattutto le ragazze". matrimonio-belen-13Loro, le ragazzine di Comignago, si sono divertite "un sacco". Davanti ai cancelli di Villa Giannone hanno scandito "Be-len! Be-len!" fin dalle quattro del pomeriggio, finché - colpo di scena - la sposa non è apparsa a salutarle. Pochi secondi, "ma di delirio vero" hanno commentato entusiaste, quasi commosse. E anche i (pochi) commercianti di Comignago (il tabaccaio, il barista, l'alimentari) hanno beneficiato dell'arrivo di tanti curiosi. Per l'occasione hanno venduto "salamelle alla Belen", alla brace, "ottime". Ma anche numeri al Lotto ispirati agli sposi. Il signor Giuseppe Rossi (il 'tabacchino', come si dice da quelle parti) li ha messi in vendita dopo aver chiesto l'anno di nascita di Belen e Stefano. Quindi, ecco la cinquina vincente, secondo lui, accompagnata dalla scritta 'buona fortuna': 20-9-13-84-89.   Nozze 'esclusive' a Comignago per 230 invitati e 'Chi' Resterà probabilmente il "sì" più dilatato, ripreso, nascosto, spiato, inseguito, fotografato e forse pagato dell'anno quello pronunciato questa sera a Comignago da Maria Belen Rodriguez Cozzani, soubrette, e Stefano De Martino, ballerino. Il loro, più che un matrimonio, regolarmente consacrato a Comignago dal padre francescano di Torre Annunziata, Luigi Rossi (amico di famiglia di lui), e dal parroco del paese, don Benigno Sulis, ('titolare' di circoscrizione), è stato un trionfo della felicità patinata in pieno stile Grande Fratello. E - dicono i maligni - un grande affare dal punto di vista mediatico. La soubrette e il ballerino si sono sposati alle sei del pomeriggio dopo aver ricevuto l'abbraccio entusiastico dei comignaghesi ("Be-len! Be-Len!" ). Lo hanno fatto non tanto in una villa quanto in una 'location'. Villa Mignone, antica dimora di inizio secolo acquistata da quei Giannone che fecero fortuna con le infrastrutture tipo Sip, ferrovie e linee elettriche, più che una villa è un set ideale per un matrimonio che voleva essere ed è stato in perfetto stile mediatico. Ogni invitato, da Elisabetta Canalis a Daniele Carlotta (lo stilista), per accedere alla villa ha dovuto fendere a passo d'uomo con il suo Suv due ali di folla curiosa. Quindi scendere dall'auto e arrivare fino all'ingresso (distante metri tre) accompagnato da due hostess con ombrellini bianchi sui quali era stampigliato in modo visibilissimo agli obiettivi dei tanti fotografi il marchio dello 'sponsor' dell'evento. L'invitato, poi, scompariva all'interno del parco e per nessuno, ma proprio per nessuno, era più visibile. Tranne che per coloro a cui era stata venduta l'esclusiva dell'evento mondano dell'anno: il settimanale 'Chi' e la società di produzione tv che, sul matrimonio di Belen, ha prodotto una vera e propria 'docu-fiction'. In teoria sarebbe il filmato del giorno del loro matrimonio, che Belen e Stefano conserveranno con nostalgia romantica per il resto dei loro giorni; in pratica, è piuttosto la 'docu-fiction' (realizzata anche in formato dvd) che potrebbe venir buona per future trasmissioni tv. Non a caso si è cominciato a girarla ben prima dell'evento: riprese con Belen che prova abiti da sposa, riprese con Belen che si consulta con la sua testimone e 'wedding planner', Giorgia Matteucci, Belen che si prepara alla vigilia delle nozze. Avranno avuto probabilmente un bel da fare padre Luigi Rossi e don Benigno Sulis a ricordare che il matrimonio è un sacramento e che come tale va rispettato. Il 'gossip', inevitabilmente, ha prevalso. "Guarda chi c'è, è lei! La 'petineuse'!" urlano le ragazzine all'indirizzo di una biondina simpatica che arriva in Fiat 500. E' Patrizia Griffini, ex Grande Fratello. La testimone della sposa. Applausi, foto col telefonino. Sorrisi. A Comignago oggi tutti erano contenti, dalle adolescenti comignaghesi alle loro mamme, zie e nonne. Soprattutto quando, prima la sposa, poi lo sposo, a due ore dal fatidico sì si sono separatamente affacciati a sorpresa a uno dei cancelli di Villa Mignone per salutare: "Grazie, grazie a tutti. Adesso andiamo a cambiarci". Ragazzine in delirio. Mamme soddisfatte. Tutti contenti, anche gli sposi. Tranne i fotografi, all'esterno della villa dalle 7 del mattino, ma 'privati' di ogni scatto.
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