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F1: più nero e becco a papera, la Ferrari mette il turbo

F1: più nero e becco a papera, la Ferrari mette il turbo

Luca Cordero di Montezemolo

A qualcuno ricorda il becco di una papera, ad altri un cigno, ad altri ancora un delfino. Paragoni con gli animali a parte, è di sicuro il muso l'elemento estetico che più colpisce della F14 T, insieme ad una parte posteriore tutta nera come non si era mai vista, bordata dal tricolore. Un mix inedito per la prima Ferrari battezzata e poi presentata esclusivamente sul web. Da martedì a Jerez sarà la pista a dare le prime indicazioni su quello di cui sarà effettivamente capace questa monoposto, rimasta in gestazione per due anni: il tempo necessario per prepararsi al meglio al ritorno del turbo, che si annuncia rivoluzionario. Una sfida adatta a due campioni del mondo come Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, l'ultimo a portare l'iride a Maranello, nel 2007. "Sono molto contento di avere due piloti così. E' una squadra rinnovata, concentrata con due piloti molto forti, veloci, che sanno che devono correre non per loro, ma soprattutto per la Ferrari", ha detto il presidente Luca di Montezemolo nel videomessaggio apparso allo scoccare del conto alla rovescia, sul sito dedicato all'evento virtuale. "Domenicali ha molto rinnovato la squadra e sono convinto che ci siano tutte le condizioni per far bene. Sono stufo e siamo stufi di arrivare secondi", ha ribadito il numero uno del Cavallino, che come sempre auspica "una macchina competitiva", pur sapendo che, per forza di cose, sarà anche "una macchina complicata, lo sarà per tutti". Complicata perché tanti sono gli adattamenti obbligati dalle nuove regole. Proprio il muso, ad esempio, curvo e tutto puntato verso il basso, è il modo individuato dai tecnici per raggiungere i 18 cm dal suolo previsti dalle norme. Ne risulta un'estetica che richiama le monoposto degli anni '80 e dà un taglio deciso alle soluzioni delle ultime stagioni. Ma, come nota la stessa Ferrari, le modifiche esteriori sono la 'punta dell'iceberg' del profondo cambiamento che sta sotto la carrozzeria, con il nuovo motore V6. Agli stravolgimenti la Ferrari si è preparata, ma sa anche che potrebbero richiedere tempo per essere assorbiti. L'errore da non fare, allora, è cedere alle pressioni che "saranno tante" - come ha ricordato il team principal Stefano Domenicali - così come non bisognerà "entrare in panico sportivo se, come mi aspetto, soprattutto nelle prime giornate di test ci saranno difficoltà, così come ne avranno tutti". In questo, l'esperienza di una coppia d'assi come Alonso e Raikkonen potrà essere l'arma in più. I due, nel presentarsi, alternano prudenza e ottimismo: "Siamo il team più forte? Speriamo di esserlo, entrambi andiamo molto forte, ed entrambi vogliamo vincere. Il tempo ci dirà cosa accadrà e se saremo in grado di riportare i mondiali in Ferrari", ha detto il finlandese. "Penso che la migliore coppia di piloti è tutta da vedere. Come squadra penso siamo forti. Sia Kimi che io abbiamo avuto un successo in F1 in passato, però in tutte le stagioni si parte da zero. Tocca a noi ora fare il meglio possibile", gli ha fatto eco Fernando.
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