Buon successo di pubblico sabato 23 e domenica 24 agosto per l’anteprima delle mostre che resteranno visitabili presso il Centro Ceramico “La Fornace” della frazione Spineto di Castellamonte (TO) fino al 28 settembre. Vale la pena di esaminarle nel dettaglio come avete appena letto per la Rassegna Change3. TRIARTE 3 La pittura-scultura di Lilian Rita Callegari, di Maria Micozzi e di Franco Zazzeri I lavori tridimensionali di Lilian Rita Callegari, Maria Micozzi e Franco Zazzeri non sono scultura né pittura: sono opere strutturalmente inedite, condotte su differenti superfici, con molteplici eventualità di visione. Per vivere oggi dentro l’arte bisogna scheggiare lo spazio ipotetico e convenzionale dello schermo della tela e della plasticità a più piani e non per trovare una quarta dimensione. Se davvero l’immagine inventiva è evento o fenomeno, non è assurdo credere che la sua essentia possa generarsi nella profondità del nostro essere o arrivarci, trasmessa e deformata da onde sconosciute, da sconfinate distanze. C’è già una musica stereofonica, perché non dovrebbe esserci una pittura-scultura stereovisiva?. Accompagna la mostra un prezioso catalogo edito per i tipi dell'Archivio Umberto Mastroianni di Brescia e del Centro Ceramico Museo Fornace Pagliero di Spineto-Castellamonte (diretto da Daniele Chechi), che riproduce tutte le quindici opere esposte, corredate opportunamente dalle biografie dei tre artisti e dalle schede critiche di Floriano De Santi. La singolare iniziativa espositiva è patrocinata dal The Hakone Open-Air Museum (Giappone), dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino, dal Comune di Castellamonte e da Musei Torino Piemonte. “BULEZUMME” A fianco di questi due grandi eventi, vi saranno presso la Fornace altri spazi d’arte con altrettante iniziative interessanti. Già certa la collettiva dal titolo “Bulezumme” di circa dieci artisti savonesi, albissolesi e genovesi a cui verrà dedicato un fascicolo apposito inserito nel catalogo di “Change 3”. Le mostre sono patrocinate dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino, dal Comune di Castellamonte, dal liceo artistico “Felice Faccio” e da Torino Musei. Per la mostra "Triarte 3" c'è il Patrocinio del Museo Hakone del Giappone. CHANGE_3 Il 23 agosto 2014 presso la Fornace Pagliero in località Spineto di Castellamonte (TO), in anteprima si è aperta la terza edizione della collettiva CHANGE, Contemporary Ceramic Art. Con questa nuova esposizione si vuole riconfermare il messaggio lanciato nella prima edizione sulle potenzialità comunicative della ceramica nel mondo dell’arte contemporanea. La selezione degli artisti invitati in questa occasione intende infatti fornire un’ampia panoramica su quanto sta accadendo nel nostro Paese. Daniele Chechi, uno dei pochi mecenati in questo settore artistico, proprietario della Fornace Pagliero che da quest’anno è entrata a far parte del Circuito dei Musei Torinesi e del Tourig Club Italia, si sta imponendo sempre più come testimone della contemporaneità del linguaggio ceramico nel territorio piemontese, senza trascurare in nessun modo storia e tradizioni che contraddistinguono la sua Fornace. Chechi, con la collaborazione di Silvia Imperiale, esperta d’arte ceramica italiana contemporanea che si occupa di comunicazione ed eventi dell’arte ceramica, ha invitato ad esporre anche per questa nuova edizione una prestigiosa selezione di artisti ceramisti provenienti da diverse regioni del nostro Paese: dalla Liguria è arrivato il Maestro Adriano Leverone, che a Siena, quest’anno ha ricevuto l’ambito premio alla carriera donato dalla Nobile Contrada del Nicchio per l’ Antica arte dei Vasai; dalla Lombardia espongono Gabriella Sacchi e Tonino Negri; dal Piemonte Lidia Marti, dal Veneto, pur abitando da molti anni a Faenza, giunge Fiorenza Pancino, dall’Emilia Romagna proviene Mirco Denicolò, dall’Argentina la faentina d’adozione, Andrea Veronica Kotliansky, dalla Toscana Lorenzo Cianchi, dall’Abruzzo benchè romana di nascita si propone Annalisa Guerri e dalle Marche, infine, si presenta Laura Scopa. Maestri affermati e giovani artisti presenteranno con le loro opere differenti modalità poetiche di comunicare ed esprimersi attraverso la terra con linguaggi decisamente contemporanei. Il catalogo è curato da Silvia Imperiale e Daniele Chechi e piuttosto che offrire al lettore un interpretazione critica delle opere degli artisti, in linea con un desiderio di cambiamento, è stato concepito invece in modo che ogni singolo artista raccontasse di sé, per meglio farsi conoscere e riconoscere, permettendo dunque ad ognuno degli espositori un approfondimento più intimo e tale da coinvolgere in modo personale il visitatore. MOSTRE COLLETERALI A fianco dei tre eventi principali, vengono proposte alcune mostre collaterali di artisti piemontesi. Francesco Di Martino partecipa con le “Figure Geometriche con il fischio”. Le figure geometriche piane e solide sono le forme più semplici e facilmente leggibili da tutti, piccoli e grandi. L’autore ha utilizzato queste forme per realizzare immagini altrettanto facilmente leggibili : il toro, il cavallo, il pesce etc... Ciò è stato possibile mediante una particolare ricerca e approfondito studio di “manipolazione intellettiva” delle forme geometriche con lo scopo finale di ricavare, nel contesto dell’elaborato, una parte fischiante. I lavori presentati alla mostra sono semplici e, nello stesso tempo, complesse forme di fischietti in terra cotta. Mara Tonso propone un’opera di drammatica attualità dal titolo “ Mediterraneo”, realizzata in terraglia, argilla refrattaria, ossidi e smalti (70X45 h 25). Dice l’artista: “Ho voluto ricordare a tutti il problema dell’immigrazione clandestina. Il dramma che si consuma quasi ogni giorno non può più essere ignorato. Questo lavoro rappresenta un ulteriore atto di denuncia. Spero che, attraverso la visione di quest’opera, l’ emozione arrivi, diventi un ulteriore momento di riflessione, porti ad una consapevolezza sull’ indifferenza e banalizzazione di questo esodo. Tutti siamo responsabili”. Anna Banfi propone “Pet terapy”, un’opera in terra di Castellamonte ingobbiata e invetriata. Spiega l’artista: “Chi di noi ha avuto per amico un gatto conosce la loro sensibilità, la capacità di sentire il nostro “disagio” e di curarlo con la richiesta di coccole, in cambio un “ron-ron” terapeutico che rilassa e “guarisce”. In questa scultura ho ritratto una ragazzina con anfibi e capelli-carota Che vorrebbe far credere di essere indomabile, ma che cerca sicurezza e consolazione dal suo peloso bianchissimo amico. Elio Torrieri partecipa con tre piatti: “Oltre il tempo”, “Segno Ceramico” e “La Collana”, realizzati nel 2012. Si tratta di un esprit de finesse metafisico, che si dà come spazio vissuto, amalgamato al tempo dell'esistenza. Miro Gianola propone cinque opere realizzate nel 1964 con monocottura di gres dal titolo “Forme Zoomorfe” e cinque “Composizioni in rosso”: oli su tela del 2014 che inneggiano alla vita, all’energia e sono il passo successivo alla lunga ricerca dell’artista castellamontese dedicata al rapporto tra uomo e ambiente, tra uomo ed ecologia. Sonia Porpiglia espone otto bassorilievi ceramici montati su legno. I visitatori sono accolti da una stufa, omaggio alla tradizione secolare castellamontese, realizzata da Daniele Chechi e Giovanni Carbone su progetto di Ugo La Pietra. Orari e giorni di apertura: Dal martedì al venerdì dalle15 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 19 Per informazioni: tel. 0124 582642 - cell. 3774390604, ceramichecielle@libero.it www.fornacepagliero.it Ingresso: € 6,00 (previste riduzioni per gruppi e associazioni)
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