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SETTIMO. L’Anioc chiede di correggere la targa del sottopasso intitolata a Salvatore Viviani: “Manca il titolo di Cavaliere della Repubblica”

SETTIMO. L’Anioc chiede di correggere  la targa del sottopasso intitolata  a Salvatore Viviani: “Manca il titolo di Cavaliere della Repubblica”

Riceviamo e pubblichiamo:

Egregio Signor Presidente,

con viva soddisfazione ho appreso che il 26 maggio scorso si è tenuta, tra le altre, la cerimonia di intitolazione del Sottopasso ferroviario recentemente restaurato all’illustre concittadino Salvatore Viviani. Inutile ripercorrere le tappe di questo traguardo, limitandomi pertanto a tracciare una breve biografia tratta dagli archivi della Delegazione Settimese dell’A.N.I.O.C.. che ho l’onore di rappresentare. - Salvatore Viviani nacque a Torino, nel Borgo di San Donato, il 28 novembre 1920; morì a Settimo il 1° maggio 2007, ove risiedeva da oltre 50 anni. Per lunghi anni ha gestito un negozio di colori e vernici nel centro cittadino, in Vicolo della Torre, che si rivelò un prezioso punto di osservazione e di ispirazione per la sua poesia. - Collaborò attivamente al periodico “Il cittadino settimese” e con diverse riviste in lingua piemontese come “Caval ‘dBrons, “Armanach” e “Musicalbrandè”. - E’ stato anche uno dei fondatori della “Famija Setimeisa” nonchè promotore di concorsi di poesia dialettale piemontese. - Ha partecipato a diversi concorsi letterari, vincendone ben ventitrè pubblicando nel contempo alcuni libri in lingua piemontese tra cui “Poassie del cheur”, “Coraj e Giajat”, Ramè Fioria”, “Antermes”, “Uva ramà” e “Ronda ‘d poesia”. - Nel 1944 Viviani fu anche partigiano e prigioniero nel campo di concentramento di Aubagne in Francia.

Ciò che forse è meno noto è che, per il suo impegno il 2 giugno 1979 il Presidente Sandro Pertini, su proposta del Capo del Governo Giulio Andreotti, lo nominò Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Elenco Nazionale dei Cavalieri n. 75341, Serie III).

Per quanto sopra, al fine di tutelare la sua memoria a nome di quella di tutti gli Insigniti che ho l’onore di rappresentare a Settimo Torinese, sentiti a proposito i famigliari, sono formalmente a chiedere che tale fatto venga evidenziato in future occasioni di commemorazioni, a partire dalla modifica della targa toponomastica affissa all’imbocco del Sottopasso a lui dedicato con l’aggiunta della scritta “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, (a mio modesto parere basta solo all’inizio del nome inserire le lettere – Cav. –

Auspicando in un benevolo accoglimento, in attesa di gradito riscontro, porgo distinti saluti.

IL DELEGATO  A.N.I.O.C. di Settimo T.se

(Comm. Tommaso Curello)

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