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SETTIMO. Continua la lotta per la libertà sulla scelta vaccinale

Settimo torinese, come in tutta la Regione ed in tutta la nazione, è nato un gruppo spontaneo di persone che stanno cercando di porre un argine nei confronti della Legge Lorenzin che impone l’obbligo di vaccinazione per i bambini 0-16. Si tratta di 10 vaccini, un precedente assoluto in Europa.

Nella nostra città, sin dal mese di luglio, alcune famiglie hanno iniziato ad incontrarsi per organizzarsi, dapprima in maniera saltuaria, poi con costanza, sino ad arrivare alla realizzazione di incontri settimanali. Da questi è nata l’idea di riferirci alle massime Istituzioni della nostra città: Sindaco, Vice Sindaco, Assessori alla sanità e all’istruzione e capigruppo dei partititi presenti in Comune. Volevamo cercare il dialogo e la collaborazione, per cercare, tutti insieme con un alto senso della comunità, di evitare le espulsione dei bimbi non vaccinati 0-6, che avverrà dal 10 marzo in poi. Credevamo che, al di là delle singole posizioni, ci potesse essere almeno un dialogo franco e serio su un tema così importante. Il risultato che abbiamo ottenuto, è stato semplicemente il silenzio da parte di tutti, un silenzio assordante che ci ha fatto sentire fantasmi. Visto il degrado della politica, in fondo, dovevamo anche aspettarcelo, però essere trattati in questo modo, ci offende e ci obbliga a rispondere sul territorio, con azioni non violente ma puntuali per denunciare questo comportamento irresponsabile. Abbiamo, infatti, studiato una serie di attività di boicottaggio politico ed economico, nonché azioni eclatanti che, in un modo o nell’altro, possano destare l’attenzione delle autorità sorde e delle persone che aspirano alla libertà e all’amore per il confronto ed il dialogo.

E’ un contesto che, nato dalla necessità di dare una risposta ad una legge liberticida, adesso si sta tramutando in un Movimento sempre più organizzato e radicato sui territori e non pensiamo che, il modo migliore per affrontare questa onda crescente, sia sconnetterla. I sindaci di Brandizzo, Leinì, Chivasso, tanto per fare alcuni nomi di città vicine alla nostra, si sono resi disponibili al dialogo, ci domandiamo perché non è successo col nostro di sindaco.

E’ chiaro che non abbiamo intenzione, sia a livello cittadino che regionale, di fare un passo indietro, promettendo di non lasciare nulla di intentato per evitare che i bambini della fascia 0-6, siano espulsi dalla scuola. Confidiamo nella saggezza della Corte Costituzionale che, in data 21 novembre 2017, si esprimerà sulla costituzionalità di questa legge, dopo di che vedremo il da farsi, continuando ad impegnarci per la caduta e il fallimento di una legge che nulla ha a che fare con la salute, ma che è, secondo tutti noi, un mero tentativo di annichilire e rimbambire le nuove generazioni, affinchè, queste, non prendano coscienza.

Rimaniamo disponibile ad incontrare e parlare con tutti, senza alcun problema, cercando la convergenza delle varie posizione, per il bene comune.

Movimento per la libera scelta vaccinale

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