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SAN MAURO. Serve un trasporto pubblico in Pragranda!

SAN MAURO. Serve un trasporto pubblico in Pragranda!

autobus

Non c’è alcun dubbio sulla necessita di attivare (migliorare perché qualcosa c’è) un servizio di trasporto pubblico - che si possa chiamare, appunto, servizio - nell’area della Pragranda e dintorni.
Mi pare, però, che le idee manifestate finora non siano adeguate alla necessita di soddisfare esigenze di efficienza e utilità (per farla breve: conciliare costi e benefici). Infatti, immaginare un trasporto da via Ronchi a piazza Europa e viceversa (enunciarlo è pura lusinga), sarebbe uno spreco notevole perché il percorso da coprire Ë troppo breve: servirebbe solo per raggiungere i luoghi di passaggio e l’utilizzo di altri mezzi di trasporto (un lusso che non ci possiamo permettere, inutile). Con questa premessa si vuole fare osservare che la quantità di utenza e la brevità del percorso non consentono di soddisfare l’esigenza di un servizio necessario, ma con uno spreco assurdo di risorse. Altra cosa, che ovviamente implica una spesa notevole, sarebbe quella di un percorso molto pi˘ lungo e una frequenza di passaggio di non più di 50-60 minuti; e magari fare pagare un biglietto poco più che simbolico (e adeguati abbonamenti) per rendere appetibile ed essenziale il servizio. E fare un po’ di pubblicità: “lasciate a casa l’automobile”! L’idea, che potrebbe non essere l’unica, è di fare lo stesso percorso dell’attuale linea 3, passando, al ritorno da piazza Europa, anche in via Alfieri e via XXV Aprile fino alla rotonda di via Costituzione (sarebbe utile per raggiungere l’Ufficio postale per quasi tutti i cittadini e utilissimo soprattutto per gli abitanti dell’Oltre Po).
Quando ha iniziato a funzionare il minibus 3 che faceva, e fa, un buon percorso (passa vicino al poliambulatorio di San Mauro, davanti l’ospedale e diversi servizi in Settimo e arriva alla sede dell’ASL di Via Leini) faceva una corsa, andata e ritorno ogni ora e si pagava un piccolo biglietto, ma l’utenza era scarsa e allora venne eliminata una corsa, poi venne annullato il biglietto e altri passaggi con la conseguenza di avere reso meno efficace il servizio che conosco perché lo uso di frequente. Guai però averne bisogno dalle ore 09.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30 perché non c’è. Insomma, è necessario che funzioni tutto il giorno. A proposito della lusinga per la Pragranda, l’idea di deviare li 61, personalmente la considero un ‘tacon peso del sbrego’.
Sicuro: non molti anni fa non potevamo immaginare ñ non potevano immaginarlo ai tempi che il Sindaco di San Mauro veniva chiamato ‘il Sindaco coi socu’, perché mentre lavorava nella vigna, se veniva chiamato per qualche pratica andava in Municipio, appunto, coi ‘socu’ -  che la quantità di veicoli privati, quasi sempre con a bordo una sola persona ñ una sola persona montata su 50 o150 cavalli (i cavalli vapore, una potenza che potrebbe trasportarne molte di persone - sarebbero transitati sulle nostre strade, con tutte le conseguenze che ne derivano in termini di inquinamento e di spreco; questa è la realtà di oggi. Allora, allo scopo di diminuire almeno un po’ il traffico perché non esaminare la possibilità di prolungare una delle linee fino a Gassino, interessando anche i Sindaci dei due Comuni che sarebbero serviti? Oltre che servire questo territorio, forse potrebbero interessare anche molti utenti della Val Cerrina. » chiaro che non Ë un compito facile, ma non far niente Ë TROPPO FACILE.
L’idea di coltivare il proprio orticello allo scopo di creare e mantenere il consenso con promesse o scelte sbagliate, non ha nulla a che fare con la necessità di soddisfare i bisogni veri. Se ci guardiamo intorno e riflettiamo, quello che sembra normale, fa a pugni con la necessità di ridurre l’inquinamento.
Accade a tutte le ore che passino tanti veicoli, ma in certi momenti si vedono file ininterrotte di auto in transito sul ponte e su tutte le strade. Tutto questo è frutto di scelte sbagliate: non avere investito tante, ma tante risorse nel trasporto collettivo, non solo in città. Penso che sia un errore, ancora oggi, non programmare la costruzione di una vera rete metropolitana degna di una grande città come Torino e i Comuni della sua cintura; il tratto in funzione solo da 10 anni Ë magnifico ed Ë un piacere viaggiare su quei veicoli.
Quale miopia non avere incominciato almeno 50 anni fa.
Si continua a tentennare. Ogni occasione è buona per esprimere la speranza che una eventuale linea della METRO arrivi al Pescarito, cosi nascondiamo la realtà: siamo in ritardo di mezzo secolo. Speriamo che le prossime generazioni capiscano che per la salute è molto meglio il trasporto collettivo e facciano ‘sganciare’ e dirottare le risorse necessarie per realizzarlo, lasciando a casa la ‘MACCHINA’. Chi vivrà vedrà.
Giusto Stefani
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