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TORINO. Non esistono animali di serie A e di serie B

TORINO. Non esistono animali di serie A e di serie B

Animali

C'è chi dice che Nostro Signore approvava dalle Sacre Scritture l'uccisione degli agnelli.  Ma sacrificare gli animali alle varie Deità era, più che altro, una scusante per potersi cibare di carne, in periodi di carenza alimentare, in primo luogo da parte dei sacerdoti di quella divinità, e poi, nelle ecatombe, la carne veniva distribuita al popolo. 

Mangiare il famoso "agnello pasquale" è una distorsione dell'interpretazione delle Sacre Scritture. 

Le popolazioni nomadi/pastorali stanziate in Palestina ai tempi di Gesù avevano greggi di capre e di pecore. Per assurdo, se Gesù fosse vissuto presso i Lapponi, al giorno d'oggi staremmo parlando del non mangiare le renne. 

Il nostro intento quotidiano non è solo cercare di proteggere creature senza voce, ma anche quello di far prendere coscienza alle persone del fatto che nell'epoca in cui viviamo non è più necessario sottomettere sfruttare e poi uccidere esseri senzienti, perché di questo si tratta. 

Non parliamo solo degli agnelli, ma anche delle altre specie considerate da allevamento, di quelle destinate alla sperimentazione e alla vivisezione, di quelle massacrate per l'abbigliamento e di quelle selvatiche schiavizzate per l'intrattenimento. 

Ora, con la prosperità alimentare e la tecnologia che contraddistingue la nostra epoca, c'è un'alternativa. 

Dovremmo tutti quanti imparare che non dovrebbero esistere specie al servizio di altre, nessun essere di serie A o B, perché tutti quanti coesistiamo su questo caro anche se maltrattato pianeta. 

ANPAV 

M5S G.d.L. Animalisti 

Musetto Amico

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