L’Amministrazione di Ivrea esprime soddisfazione per le modalità positive con cui si sta concludendo la vicenda Cic nella quale, di fatto, si salvaguardano i lavoratori e l’azienda. Nell’Assemblea straordinaria dei soci svoltasi nella giornata di ieri (martedì ndr), infatti, si è preso atto della conformità al bando dell’offerta presentata dalla Ditta Csp Spa che si farà carico del ripianamento dei debiti, garantendo la continuità dei servizi e il mantenimento dell’attuale livello occupazionale per i prossimi tre anni. A seguito dell’offerta economica presentata da Csp, l’Asl TO4 con il consenso dei soci ha potuto procedere all’aggiudicazione definitiva. Nei prossimi giorni si procederà, quindi, alla formalizzazione del contratto di cessione delle quote e alla convocazione entro la fine dell’anno dell’assemblea con il nuovo socio. Il Cic potrà così uscire dalla procedura di concordato preventivo che era stata avanzata da commissario liquidatore Giuseppe Inzirillo e tornare all’ordinaria gestione amministrativa. L’Amministrazione esprime un ringraziamento particolare, prima di tutto, ai dipendenti del Cic che in questi anni di grande difficoltà hanno sempre dimostrato un alto senso di responsabilità ed estrema professionalità nello svolgimento delle mansioni e attività. Fondamentale, per la risoluzione positiva della vicenda, è stato l’apporto dell’Asl TO4, in primis nelle figure del Direttore Generale Lorenzo Ardissone e del Direttore Amministrativo Ada Chiadò, così come del Presidente della Commissione di asta pubblica Ugo Pellegrinetti e di tutta la struttura tecnica che si è adoperata nello svolgimento del delicato compito di stazione appaltante. Parimenti, un ringraziamento, va alla Regione Piemonte e in particolare al Presidente del Csi Piemonte Riccardo Rossotto che insieme al Direttore Generale Ferruccio Ferranti e a tutti i soci, con un particolare riferimento alla Città Metropolitana di Torino e alla struttura tecnica delle Città di Ivrea, hanno contribuito in maniera determinante, con estrema professionalità e competenza, ad ottenere un risultato favorevole con l’obiettivo primario di salvaguardare i lavoratori impiegati. Così come riteniamo che il prezioso lavoro svolto dall’Ingegnere Giuseppe Inzirillo, prima nel ruolo di Presidente e poi come Commissario liquidatore insieme al qualificato team tecnico che lo ha supportato, sia stato determinante per la positiva soluzione della crisi. Di fondamentale importanza è stato poi il senso di responsabilità e di sensibilità sociale che i Fornitori del Consorzio hanno dimostrato in questi difficili anni e che hanno mantenuto anche in queste ultime fasi del percorso di risanamento e di rilancio dell’azienda. E ugualmente una particolare sottolineatura deve andare al grande senso di responsabilità che ha mostrato il Consiglio comunale di Ivrea nell’affrontare i diversi delicati passaggi che negli ultimi mesi hanno portato alla conclusione positiva della vicenda. A partire dal 2016 il Consorzio per l’informatizzazione del Canavese sarà a tutti gli effetti un soggetto privato che opererà sul nostro territorio con le competenze e il know how che ne hanno contraddistinto in questi anni l’attività e che sono stati elementi fondamentali nella valutazioni compiute dalla nuova proprietà. Ci preme evidenziare che a carico degli enti pubblici soci del Cic, così come per i cittadini eporediesi, non deriveranno oneri per il ripianamento delle perdite sofferte dal Consorzio negli anni passati e conseguenti sia ad un calo delle commesse che alle difficoltà di carattere normativo, amministrativo e finanziario incontrate da alcuni soci. Il processo di privatizzazione del Cic, d’altronde, si colloca nel percorso intrapreso da tempo dal legislatore e diretto a ridurre il numero delle società partecipate dalle amministrazioni locali. Un augurio, in conclusione, lo rivolgiamo alla nuova proprietà che, libera dai tanti vincoli che spesso, loro malgrado, contraddistinguono le strutture pubbliche, confidiamo saprà ulteriormente sviluppare ed implementare le attività del Consorzio indirizzandole anche verso nuovi filoni di crescita e sviluppo industriale.
L’Amministrazione comunale
... s se le cose stanno così non si può che essere, nel profondo del cuore, tutti contenti. Troppo volte, in passato si sono stappate bottiglie di prosecco e troppe volte acceso i lumini in chiesa, anche per colpa di un modo di far politica lontano dagli interesse dei cittadini e in questo caso di 116 cittadini lavoratori.La vicenda Cic, per come si evoluta nel corso degli anni è, infatti, il chiaro esempio di come un’azienda a partecipazione pubblica non doveva e non dovrebbe essere gestita. Consulenze fantasiose, scatole cinesi, aziende che si fondevano l’una con l’altra, commesse pubbliche e impegni sempre in bilico, alta finanza e finanza creativa, costruite intorno ad un lavoro vero.La speranza è che tutto questo rappresenti, da adesso in avanti, un brutto ricordo del passato e niente più.La speranza è che stavolta si siano fatte le cose per bene e poste le basi per un futuro sereno e tanti Buoni Natale tutti. La speranza è che tra qualche anno o qualche mese non ci sia nulla da eccepire o recriminare. Staremo a vedere!
Liborio La Mattina
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