La Sezione di Montanaro dell’A.N.P.I. ringrazia l’Amministrazione Comunale per aver autorizzato, e i proponenti all’iniziativa per aver proposto la realizzazione di un murales a ricordo del Partigiano Giuseppe Prono, primo caduto montanarese per la causa della libertà e della democrazia durante la guerra di liberazione contro la tirannide nazifascista. Riteniamo che le polemiche sviluppatesi in questi ultimi giorni e legate più ad un desiderio di protagonismo che alla reale volontà di difesa dei valori democratici debbano cessare, riportando in codesto modo al clima di collaborazione con il quale è nata l’iniziativa che ha visto anche l’A.N.P.I. partecipare con entusiasmo. Il dibattito che si è sviluppato sulla simbologia del murales è da noi ritenuto un pretesto che rischia di offuscare la memoria di un nostro martire invece di valorizzarne gli aspetti. Vogliamo riaffermare che la guerra partigiana è stata una lotta di riscatto di tutto il popolo italiano democratico. A quell’evento hanno partecipato donne e uomini di fedi politiche diverse (comunisti, socialisti, azionisti, democratici cristiani, liberali, monarchici e repubblicani) ognuno con la propria storia, la propria organizzazione e la propria simbologia. Quel popolo democratico è stato capace di restare unito da un unico ideale, costruire un’Italia democratica, unita e libera. Per tale motivo, con questo comunicato, vogliamo spostare l’attenzione dell’opinione pubblica dalla stella rossa presente sul murales (un simbolo che faceva parte della bandiera della Brigata Garibaldi a cui apparteneva Giuseppe Prono, e quindi completamente legittimo) al fatto che quest’opera debba essere considerata patrimonio di tutti i montanaresi e non soltanto di una parte politica. Inoltre, il murales prodotto è un’opera d’arte (dal bozzetto di un noto fumettista di fama nazionale) ed in quanto tale, siamo convinti che non debba essere modificato se non su indicazione dell’artista stesso. Una diversa scelta porrebbe chiunque nella condizione di diventare o semplicemente apparire il censore di un’opera d’arte, cosa alquanto strana in una società che si reputa libera e democratica. Poiché, ribadiamo, la guerra partigiana è stata un’esperienza comune di tutto il popolo italiano democratico, e non solo di una parte politica, gli ideali che hanno ispirato la resistenza debbano rimanere condivisi. Per questo motivo, l’aver voluto firmare il murales con la firma di uno solo dei movimenti politici facenti parte del consiglio comunale, è da noi considerato una leggerezza politica. Anche se tale gruppo politico ha avuto il merito di farsi promotore dell’iniziativa, gradiremmo che in questo murales si riconoscesse tutta la popolazione montanarese. Per tale motivo, siamo a proporre all’Amministrazione Comunale di autorizzare l’A.N.P.I. a collocare (a spese dell’ANPI), una targa a ricordo del Partigiano, descrittiva della storia del suo sacrificio ed il ringraziamento al Comune e ai gruppo consiliari che in questo modo hanno voluto onorare la memoria del nostro fratello e concittadino martire per la libertà.
Il direttivo Montanarese dell’A.N.P.I.
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