Caro Direttore, l'indignazione é risentimento verso chi offende il senso di umanità, di giustizia e di coscienza morale. Da quando peró é sinonimo di qualunquismo e ipocrisia? Un migliaio di senzatetto torinesi in questi giorni sta sopravvivendo, nel silenzio, al freddo assassino. É consuetudine che dopo l'autunno venga l'inverno, con l'inverno il freddo e puntualmente anche l'investimento di centinaia di migliaia di euro nell' "emergenza freddo". Il Comune cosa ottiene a fronte di € 700.000 investiti nell'emergenzialità, senza programmazione e senza visione per il futuro? E puntualmente, anche nel 2015, si continua a morire di freddo. Cosa legge lei Direttore fra le righe di quelle parole "eh ma non vogliono farsi aiutare"? Ad esempio, mi hanno segnalato che chi perde una casa e ha ancora un lavoro notturno, per via dei regolamenti dei dormitori o lascia il lavoro o perde il posto letto. Chi vive in strada da anni si adatta ad un modo di vita diverso ed è impossibile pensare che senza un supporto specializzato cambi le proprie abitudini. E cosí c'é anche chi preferisce rischiare la morte in strada piuttosto che perdere la dignità in un container alla Pellerina. Un fumatore non smette solo perché gli si dice che fumare nuoce gravemente alla salute e Roma non è stata costruita in un giorno. Quanti edifici abbandonati all'incuria ci sono a Torino, quanti potrebbero essere dati per l'emergenza abitativa in autogestione? A Milano sto monitorando un progetto di residence sociale che con 129 persone residenti sta facendo risparmiare al Comune e quindi alla collettività oltre 10.000 euro al giorno. Progetto replicabile ovunque vi siano edifici vuoti. Chiesi al Papa di aprire le porte delle chiese ai senzatetto durante il periodo invernale. Quest'anno ci ha donato dei sacchi a pelo per il progetto Un Sacco di Vita, con cui in due anni abbiamo distribuito oltre 2.300 sacchi in tutta Italia. Se l'arcivescovo Nosiglia vuole approfondire la progettualità sono a disposizione per un incontro. Il comune di Torino offre la residenza ai senzatetto con una tempistica di oltre 2 anni, senza la residenza si diventa invisibili e si perde il diritto alla casa, alla salute e alla dignità. Direttore, si dica quello che si vuole ma ci si attivi per essere davvero risolutivi. La vita é un valore imprescindibile e non negoziabile. Le istituzioni devono fare di piú. Per ora solo altri morti, un Cardinale indignato e la consapevolezza di fare troppo poco. Con Stima,Deputata Eleonora BechisCommissione XII Affari Sociali
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