Il grande momento è arrivato. Valentina Moscatt, classe 1987 di Venaria Reale, ha fatto il suo debutto olimpico a Rio de Janeiro. La venariese difende i colori della Nazionale Italiana di judo nella categoria di peso al limite dei 48 kg: “Non vedo l’ora di partire perché sono curiosa di vedere ed entrare nel villaggio olimpico. Chissà, magari mi trovo al fianco Usain Bolt! Aspettative? Divertirmi e se riesco nel mio intento significa che sarò riuscita anche a far divertire gli altri”. Moscatt è una delle judoiste più esperte del clan azzurro. Nel 2013 a Mersin, in Turchia, è salita sul secondo gradino del podio in occasione dei Giochi del Mediterraneo, ma il suo titolo più importante risale al 2007 con l’argento conquistato in occasione dei Campionati Europei Seniores. Dopo aver iniziato a praticare judo a 7 anni d’età in una piccola palestra di Venaria Reale per seguire le orme del fratello e del padre, Valentina approda in club più prestigiosi, fino ad entrare a far parte del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro. Le piace il judo divertente, quello tecnico, esplosivo, le piace la velocità, anche se nelle donne si vede poco e si sente più affine con quello praticato dai maschi. Il judo, per lei, rappresenta lo sport completo, che ti insegna il rispetto delle regole e delle persone e lo trova adatto, più di ogni altro, per i bambini. “È una disciplina severa che ti fa crescere, per certi versi anche troppo in fretta. Sono andata via di casa molto presto perché ho avuto la fortuna di stare con atleti di alto livello come Pino Maddaloni ed Ylenia Scapin, solo per citare i più celebri. Io ero la più piccola di quel gruppo per cui ho avuto la fortuna di crescere con i grandi”. Con il suo tecnico Dario Romano ha un buonissimo rapporto in quanto la segue da quando aveva 16 anni e, oltre che allenatore della Nazionale, è anche il suo referente per il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro. Il suo sogno è, manco a dirlo, l’oro di Rio. Moscatt vive per il judo, tanto che al suo cane ha messo nome Nomura in onore di un grande judoka giapponese, Tadahiro Nomura, suo idolo. Da quando ha realizzato che il judo era la sua vita si è impegnata solo in questo conquistando un palmares di tutto rispetto, contraddistinto da 13 medaglie internazionali e 7 titoli italiani, ma questo non le basta.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.