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Ivrea
11 Novembre 2022 - 23:36
Pallina da tennis
Immaginatevi di essere un imprenditore o un’associazione e di aver sottoscritto un contratto di locazione di 6 anni + 6 anni. Immaginatevi di aver eseguito dei lavori. Di aver speso dei soldi. Di esservi cercati i clienti e di averne convinti a decine o più di 200. Immaginatevi che allo scadere dei primi 6 anni il locatario non vi dica alcunchè e quindi già vi eravate messi a lavorare pensando di avere a disposizione un bel periodo di tempo. Infine, e non il ultima, immaginatevi che il proprietario ad un certo punto vi telefoni per dire che non gliene importa niente dei 6+6, che il contratto di locazione era sbagliato e che è tutto da rifare. Adesso svegliatevi!
Non ve lo siete sognati. Purtroppo quando si ha a che fare con l’Amministrazione comunale eporediese può capitare anche questo, da mane a sera.
E’ successo con lo Zac! al Movicentro quando si sono accorti (e se ne sono accorti tardi) che non era mai stato trasferito il diritto di superficie. E’ successo con tutti gli inquilini dell’ex Caserma Valcalcino. Oggi succede con il Tennis club: 6 campi da tennis, 4 in terra battuta e 2 in erba sintetica, di cui tre coperti in inverno con una tensostruttura riscaldata, una club house, un locale spogliatoi e un locale caldaia.
La notizia, che ha letteralmente fatto strabuzzare gli occhi al direttore sportivo di via Cascinette, è comparsa all’albo pretorio alcuni giorni fa.
Oggetto: “revoca del contratto di assegnazione in concessione degli impianti a decorrere dal 1° agosto del 2023...”.
La delibera di giunta non lascia spazio alla libera immaginazione. Si dice che l’impianto è iscritto nell’inventario del Comune di Ivrea tra i beni immobili indisponibili e quindi il contratto di locazione a suo tempo sottoscritto non è valido. Al massimo poteva essere dato in concessione con bando ad evidenza pubblica.
In allegato il parere allo Studio Legale Dal Piaz.
“I beni di proprietà del Comune - dice l’avvocato - sono destinati ad un pubblico servizio e perciò assoggettati al regime dei beni patrimoniali indisponibili, che non possono essere sottratti alla loro destinazione. Su tali beni insiste un vincolo funzionale coerente con la loro vocazione naturale ad essere impiegati in favore alla collettività per attività di interesse generale...”.
Poi ancora un’aggiunta che sembra aramaico antico... “l’attribuzione a terzi della gestione o dell’uso di un bene appartenente al patrimonio indisponibile non può che avvenire mediante concessione eventualmente nella forma “concessione-contratto”. Ne consegue l’attribuzione al privato “di un diritto condizionato che può essere unilateralmente soppresso dall’Amministrazione stessa con la revoca dell’atto di concessione, in caso di contrasto con il prevalente interesse pubblico”.
Morale?
La giunta nel prendere atto che l’affidamento della gestione degli impianti poteva avvenire esclusivamente mediante concessione e non con contratto di locazione, senza pensarci un attimo ha revocato tutto dando qualche mese “per sbrigare le ultime faccende” al Circolo “al fine di dare continuità al servizio e non compromettere la stagione sportiva 2022/2023...”
Inutile chiedersi perchè l’Amministrazione comunale e chi gestisce il patrimonio si sia svegliata oggi e non nello scorso ottobre allo scadere dei primi sei anni.
O perchè si debba rendere la vita impossibile a chi (il maestro Vittorio Crotta e il figlio Marcello) da circa 25 anni rappresentano il tennis in città...
“Prendo atto della delibera dell’amministrazione comunale - ci dice Marcello Crotta - E mi riservo di fare le mie valutazione sulla base della situazione economica e nell’interesse della città…. Aspettiamo di vedere come si evolvono le cose e come sarà il bando. Ho un contratto ancora valido e non essendo mai arrivata una disdetta si è rinnovato tacitamente. ... Comunque per il momento non ho altro da aggiungere. Se vuole ci risentiamo nei prossimi giorni...”.
Di sicuro l’Amministrazione dovrà inviare al Tennis club almeno una pec o una lettera raccomandata e poi deliberare la trasformazione da bene da disponibile a indisponibile.
C’è da rimanere basiti ma tant’è!
Stando a quanto trapela l’intenzione è valorizzare l’area per riuscire ad utilizzarla anche per il calcetto.
Alla finestra già si sarebbero messi in tanti, fortemente interessati a rilevare il tutto.
Il Tennis Club Ivrea ha sede nella storica struttura del quartiere San Lorenzo, nata negli anni Cinquanta per iniziativa della società tessile Chatillon e passata poi all’Olivetti, nell’ambito delle attività volte a perseguire la crescita culturale della comunità sotto tutti gli aspetti, compreso quello sportivo.
La struttura è stata gestita fino alla fine degli anni Ottanta dal Gruppo Sportivo Ricreativo Olivetti, di cui costituiva una sede complementare a quella del Convento; ed è proprio grazie al GSRO, allora promotore di un importante torneo under 16 a livello internazionale, che sulla terra battuta di via Cascinette hanno giocato giovani divenuti poi famosi a livello mondiale, fra i quali Marcelo Rios.
Victor (Vittorio Crotta) tra Corrado Barazzutti e Adriano Panatta, durante un incontro di Coppa Davis. Vittorio Crotta compie la sua prima impresa tennistica nel 1962, vincendo il campionato italiano di tennis di terza categoria. Nel 1964 è nella nazionale juniores e, dal 1965 al 1970, difende i colori italiani come giocatore di Coppa Davis. Lasciata l’attività agonistica diventa capitano non giocatore della nazionale italiana di Coppa Davis, ai tempi di Panatta, Bertolucci, Barazzutti e Zugarelli. All’inizio degli anni Duemila torna nella sua città natale, Ivrea, e dal 2004 si dedica alla direzione organizzativa del circolo e della manifestazione “Il testimone ai testimoni”, creata insieme all’amico don Luigi Ciotti.
Dopodichè il degrado e l’erba alta, almeno fino al 2005 quando un gruppo di amici volenterosi e appassionati decide di rilanciare l’attività e di metter mano alla gestione della struttura. E’ così Andrea Sicco viene eletto presidente dell’associazione, mentre la direzione tecnica vieneaffidata a Vittorio Crotta, un eporediese con il merito di aver portato il nome della propria città nel mondo e che proprio in via Cascinette aveva preso in mano per la prima volta una racchetta da tennis.
In pochi mesi l’attività del circolo riprende vigore, anche grazie alla scuola di tennis e alla filosofia che la ispira: trovare nel tennis un modo di crescere armoniosamente, con il giusto connubio di sport, cultura, esercizio fisico e mentale.
I corsi
Lo Staff Tecnico
Responsabile Tecnico: Marcello Crotta – Istruttore di 2° Livello
Istruttori: Anita Luetti – Istruttrice di 2° Livello; Raffaele Olimpio – Istruttore di 1° Livello
I corsi sono coordinati dallo stesso Crotta e tenuti dal figlio Marcello, coadiuvato da vari assistenti, in un affascinante percorso che unisce generazioni diverse, accomunate dalla passione per lo sport e i suoi valori. Dal punto di vista tecnico l’insegnamento di base è costituito da una tecnica sviluppata per perseguire il tennis “globale”, cioè con il coinvolgimento di tutto il corpo, alla ricerca di una forza veloce, che permetta di acquisire caratteristiche di grande potenza e velocità; pertanto, la parte iniziale dell’attività è incentrata sullo sviluppo delle capacità coordinative e motorie.
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