È possibile offrire su Olivetti e sulla sua comunicazione, dopo tutto quanto è stato scritto, un punto di vista nuovo e innovativo? Sì: basta fare il percorso inverso che normalmente si compie quando si analizzano le vicende di una grande impresa. È quello che fa Giacomo D. Ghidelli nel suo saggio uscito per LibraccioEditore: “Comunicazione Olivetti: dal mito alla storia”. Perché se abitualmente si parte dalla storia per arrivare al mito, con Olivetti bisogna partire dal mito che in tanti anni le è stato costruito attorno, smontarlo nei suoi elementi costitutivi e arrivare alla sua vera storia. Grazie a questo nuovo sguardo, si possono infatti finalmente mettere in rilievo i vari “fili rossi” che hanno percorso la vita dell’impresa, ma anche i profondi momenti di rottura che sono stati sino a oggi coperti dalla polvere di una falsa continuità: quella continuità che ha costruito il mito Olivetti. Il saggio di Giacomo D. Ghidelli propone un itinerario in quattro tappe: il tempo del socialista Camillo Olivetti, il fondatore, in cui al centro dell’impresa è posto il tema dell’italianità; il tempo di Adriano Olivetti, che si propone di costruire una comunità attraverso un progetto di design globale; il tempo di Bruno Visentini, in cui si cambiano le radici dell’impresa e in cui la forma diventa prevalente rispetto ai contenuti; il tempo di Carlo De Benedetti, che all’inizio è tempo di marketing e che alla fine è il tempo del nulla. La conclusione delle quattro tappe indica quello che, al di là di ogni mitologia, è ancora oggi l’insegnamento profondo del pensiero di Adriano Olivetti: una responsabilità d’impresa radicale, il modo più interessante e produttivo per guardare al futuro.E a chi obiettasse che questa è una posizione utopica, Ghidelli propone la risposta che darebbe lo stesso Olivetti: “Be’, ecco, se mi posso permettere, spesso il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande”. Giacomo D. Ghidelli è un libero professionista che vive di scrittura. Come copywriter, tra la fine degli anni Settanta e la metà degli Ottanta ha firmato tutte le più importanti campagne pubblicitarie di Olivetti. Dal 1985 al 2000 ha accompagnato Smau con scritti e idee sino al punto del suo massimo splendore. Nel 2002 è stato il cofondatore di Koinètica, agenzia dedicata allo sviluppo della CSR. Con Libraccio Editore ha pubblicato “Alessandro Guerriero. Senza titoli nella storia del design” e “I dieci comandamenti. Undici racconti sugli specchi di Dio”.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.