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20 Luglio 2017 - 09:05
Vodafone
La vicenda dei trasferimenti dei Lavoratori Vodafone da Ivrea a Milano, testimonia ancora una volta dello stato di perenne debolezza del Governo nei confronti del mondo delle imprese: di fronte ad un vero e proprio atto ritorsivo nei confronti di lavoratori che hanno legittimamente agito in difesa dei propri diritti, come del resto ha riconosciuto la Magistratura, occorreva, a nostro avviso, un comportamento più incisivo e determinato.
Siamo di fronte ad un episodio di ritorsione che merita qualche attenzione ed iniziativa in più che un burocratico invio di Ispettori del Lavoro per verificare quanto denunciato dagli stessi lavoratori interessati, “colpevoli” di aver resistito e ad una delle tante “cessioni di ramo d’ azienda” che caratterizzano il settore delle Telecomunicazioni.
Chi vive ad Ivrea conosce benissimo la realtà che si muove intorno a queste grandi aziende: in un'unica Via cittadina (via Jervis) trovano sede tutte e tre le principali Compagnie telefoniche Nazionali con il loro “indotto”, le quali sono spesso e volentieri le artefici e protagoniste di fenomeni quali trasferimenti, cessioni di attività e lavoratori, utilizzo massiccio di forza lavoro precaria. Un esempio recentissimo di quanto detto è rappresentato dalla cessione dei call center da parte di Wind Tre, avvenuta a fine giugno, guarda caso alla stessa azienda già protagonista della esternalizzazione/acquisizione dei lavoratori Vodafone.
La vicenda dei Lavoratori Vodafone, episodio già odioso di per se, prende quindi, in modo emblematico, i connotati di un minaccioso segnale trasversale rivolto a tutti i lavoratori di questo settore, un deterrente per chiunque voglia provare a resistere e a far valere i propri diritti e la propria dignità.
Per questo, come Sinistra Italiana Canavese, solidarizziamo con i lavoratori Vodafone e ci impegneremo con tutte le nostre possibilità per far si che l’ azienda torni sui suoi passi e riporti i lavoratori in questione , vittime di queste squallide ritorsioni, nella sede di Ivrea.
Riteniamo inoltre che a partire da questo ultimo episodio, sia necessaria un’ attenta valutazione di tutto ciò che avviene in “Via Jervis” e di tutte le aziende del settore lì collocate. Quella via, dalla Stazione Ferroviaria a Palazzo Uffici, non può e non deve diventare una “terra di nessuno” in cui fare il “bello e cattivo tempo” a scapito dei lavoratori e del territorio.
Sinistra Italiana
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