L’Associazione dei Ristoranti della Tradizione Canavesana, nata nel 1996 dall’idea di quattordici ristoratori
festeggia
venti anni di attività di promozione del Territorio Canavesano e delle sue
eccellenze attraverso la valorizzazione dei piatti tipici e il recupero delle ricette scomparse o semplicemente cadute in disuso. Nel tempo il numero dei locali iniziali è cambiato fino ad arrivare agli attuali
diciassette ma l’intento è sempre lo stesso la promozione del Territorio e della sua cultura enogastronomica anche grazie ad importanti eventi che vanno aldi là dei confini attuali. La celebrazione del ventennale rappresenta quindi un importante traguardo che permette un primo bilancio dell’attività dell’Associazione e
la presentazione dei progetti futuri, a partire dalla
Cena di Gala Enogastronomica che si terrà il 5 luglio nella Sala Santa Marta di Ivrea e
la realizzazione nei prossimi mesi di un volume che raccolga la storia, le conoscenze e le esperienze più importanti maturate in questi anni. Un po’ di storia…. Nei suoi primi dieci anni di vita l’Associazione Ristoranti della Tradizione Canavesana si è profusa a sostegno dei giovani professionisti del settore sostenendo il Concorso Enogastronomico “
Canavese in Tavola”, patrocinato da Regione Piemonte, Provincia e Camera di commercio di Torino, ATL Valli di Lanzo e Canavese e realizzato in collaborazione con l’Ascom di Torino. Il Concorso è rivolto a tutti i migliori studenti degli istituti alberghieri italiani e due francesi, chiamati ad impegnarsi nelle ricerche, nelle sperimentazioni e nella rielaborazione dei prodotti del territorio, ogni anno con un tema diverso. In premio al vincitore un master alla rinomata scuola di cucina Etoile di Sottomarina (Venezia). Nell’ambito dei principali eventi gastronomici dell’autunno piemontese ricordiamo i nostri venti anni di partecipazione
alla Grande Cena di Gala di apertura della Sagra del Cavolo Verza di Montaldo Dora, prodotto segnalato fra le eccellenze piemontesi da salvaguardare dal Paniere della Provincia di Torino, un’ulteriore conferma della storicità della cucina canavesana capace di recuperare le proprie radici e valorizzare prodotti offerti dall’agricoltura locale. Nel
2012 L’Associazione è stata fra i protagonisti dei festeggiamenti per i cinque anni della riapertura della Reggia di Venaria mentre l’anno prima nel
2011 è stata chiamata dalla Camera di commercio e dell’Ascom torinese a rappresentare il Piemonte in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Nel
2015 all’Expo di Milano, nell’ambito della settimana di Confcommercio Piemonte al China Corporate United Pavillon l’Associazione ha offerto ad un selezionato pubblico internazionale il meglio della produzione enogastronomica canavesana.
REGRUTO, ALLA GUIDA DELL’ASSOCIAZIONE La Cena di Gala è stata presentata martedì mattino presso la sede dell’Ascom di via Palestra. “
Abbiamo deciso di festeggiare i primi venti anni di vita della nostra Associazione –dichiara il presidente Doriano Regruto –
ripercorrendo le principali tappe che hanno permesso la nostra crescita professionale partecipando da protagonisti ad eventi, che hanno segnato la storia più recente della nostra regione. Occasioni uniche per rappresentare la nostra terra attraverso le sue eccellenze. Nel 2016 intendiamo festeggiare, con chi ci è stato vicino, il traguardo raggiunto” “In questi anni l’Associazione Ristoranti del Canavese si è fatta portavoce dell’enogastronomia piemontese, dedicandosi alla ricerca e all’innovazione dei “sapori e dei saperi” del Canavese – aggiunge Maria Luisa Coppa presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia -. Mai come in questi casi cucina e cultura possono diventare un importante fattore di sviluppo per il territorio. Il merito di questa intuizione va all’Associazione e ai suoi ristoratori”. Luisa Marchelli neo presidente Ascom Ivrea, condivide: “E’ u
na splendida iniziativa ideata da Doriano Regruto presidente dei Ristoranti della Tradizione Canavesana nell' ottica di riscoprire ed esaltare i piatti tipici del territorio, contribuire allo sviluppo del Canavese facendo conoscere al turismo questo patrimonio riscoprendo, riproponendo ed innovando con alta scuola di cucina. I ristoranti, la Fiera, lo shopping nel Centro Storico promettono ottime ricadute economiche per il nostro territorio”. Entusiasta
Renzo Galletto, Presidente dell’Associazione Festa e Fiera di San Savino ed ex sindaco di Montalto. “La Cena di Gala - sottolinea
- si inserisce perfettamente nell’ambito della grande Fiera e della Festa di San Savino, importante contenitore di opportunità e grande evento attrattivo. Pensiamo alla Fiera come una splendida cornice di un grande quadro dove trovano spazio colori e sapori della Città e del territorio. La nostra collaborazione prosegue da anni, con reciproca soddisfazione. Intendo quindi ringraziare l’Associazione e tutti coloro che si spenderanno per la Fiera e la Festa di San Savino”. Un po’ di storia…. Nei suoi primi dieci anni di vita l’Associazione Ristoranti della Tradizione Canavesana si è profusa a sostegno dei giovani professionisti del settore sostenendo il Concorso Enogastronomico “
Canavese in Tavola”, patrocinato da Regione Piemonte, Provincia e Camera di commercio di Torino, ATL Valli di Lanzo e Canavese e realizzato in collaborazione con l’Ascom di Torino. Il Concorso è rivolto a tutti i migliori studenti degli istituti alberghieri italiani e due francesi, chiamati ad impegnarsi nelle ricerche, nelle sperimentazioni e nella rielaborazione dei prodotti del territorio, ogni anno con un tema diverso. In premio al vincitore un master alla rinomata scuola di cucina Etoile di Sottomarina (Venezia). Nell’ambito dei principali eventi gastronomici dell’autunno piemontese ricordiamo i nostri venti anni di partecipazione
alla Grande Cena di Gala di apertura della Sagra del Cavolo Verza di Montaldo Dora, prodotto segnalato fra le eccellenze piemontesi da salvaguardare dal Paniere della Provincia di Torino, un’ulteriore conferma della storicità della cucina canavesana capace di recuperare le proprie radici e valorizzare prodotti offerti dall’agricoltura locale. Nel
2012 L’Associazione è stata fra i protagonisti dei festeggiamenti per i cinque anni della riapertura della Reggia di Venaria mentre l’anno prima nel
2011 è stata chiamata dalla Camera di commercio e dell’Ascom torinese a rappresentare il Piemonte in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Nel
2015 all’Expo di Milano, nell’ambito della settimana di Confcommercio Piemonte al China Corporate United Pavillon l’Associazione ha offerto ad un selezionato pubblico internazionale il meglio della produzione enogastronomica canavesana.
IL MENU’ Aperitivo Serignun con canestrello al rosmarino, salame di patata su grissino schiacciato, friciulin, cipolla ripiena Batsoà, trancio di filetto di coregone fritto Terrina di bolliti con il nostro bagnetto verde Fiore d’uovo con crema di erbe spontaneee, erborinato del canavese e cialda di mais rosso Agnolotti ai tre arrosti come vuole la tradizione con loro ristretto Sottofiletto di vitella nostrana con patate ratte Dolcezze della tradizione canavesana Finanziera Delicata alla pesca di Cossano con rosmarino di Chiaverano Caffè con frivolezze Vini: San Giorgio - Erbaluce di Caluso Spumante doc (azienda agricola Ciek) La Rustia - Erbaluce di Caluso docg (Cantina Orsolani) Canavese Nebbiolo doc (azienda vitivinicola Giacometto Bruno) Poetica - Caluso Passito docg (Silva vini) I RISTORANTI DELLA TRADIZIONE CANAVESANA Al Cantun - Candia Antica Locanda dell’Orco - Rivarolo Canavese Barba Toni - Pont Canavese Casa Vicina - Torino Chalet del Lago - Ceresole Reale Del Monte - Colleretto Giacosa Erbaluce - Caluso La Mugnaia - Ivrea La Piazzetta - Ivrea La Rocca - Sparone La Tettoia - Bienca di Chiaverano La Tradizione - Forno Canavese L’Incontro - Lago di Meugliano Locanda del Sole - Chivasso Miniere - Traversella Taverna Verde - Piverone IL DIZIONARIO GASTRONOMICO Molti sono piatti della tradizione andati persi, o che andrebbero persi se non ci fosse l’Associazione “Ristoranti della Tradizione Canavesana”. La
Finanziera è nata durante il
medioevo come secondo piatto (la prima ricetta conosciuta risale al 1450 ed è stata proposta dal Maestro Martino, del 1800 una ricetta successiva della finanziera ha per titolo
salsa e ragout à la Financière attribuita a Giovanni Valiardi, tipico del Basso Piemonte, e ha subìto in seguito diversi rimaneggiamenti. Rimane comunque un piatto povero nato dal riutilizzo delle frattaglie, parti scartate durante la trasformazione dei galletti in capponi e di alcuni scarti di macellazione dei bovini. Le
Patate Ratte altro non sono che le patate con la buccia, particolare tipo di tubero che arriva dalla Francia, a pasta gialla ma che viene coltivata anche nel nostro paese, soprattutto nelle zone montane del Trentino e del Piemonte. La buccia di queste patate è molto sottile e delicata. Si può togliere con estrema facilità, semplicemente sfregando con le dita, ma si possono anche mangiare le bucce. Le patate ratte possono essere semplicemente consumate dopo essere state bollite in acqua calda, ma possono anche essere ottime per essere saltate in padella o per far parte di ghiotte insalate. Reggono molto bene la cottura e possono essere usate per preparare ottimi gnocchi. I
Batsoà costituiscono un antico piatto povero che ha come principale ingrediente il piedino di maiale fritto
[. Nel menù si accostano anche alcuni esperimenti, come l’abbinamento di pesce e rosmarino del nostro territorio proposta da alcuni dei ristoranti appartenenti all’associazione.