Gentile redazione, ci riferiamo al caso del condominio La Serra di Ivrea, distaccato nei giorni scorsi per il mancato pagamento di diverse fatture relative ai consumi effettuati nel 2015, per spiegare quanto accaduto: l’interruzione del servizio è avvenuta dopo l’invio delle opportune diffide e dopo una serie di contatti con l’avvocato e l’amministratore. La situazione del condominio La Serra, presenta, infatti, diverse complessità, più volte sollecitate da Enel al fine di risolvere la situazione e riportare la posizione del cliente alla normalità e al rispetto della normativa vigente e di tutti coloro i quali abitano o gestiscono attività all’interno dell’immobile. A giugno del 2015, dopo l’invio delle lettere di sollecito per mancato pagamento dei consumi correnti, relativi al 2015, la società La Serra ha versato un piccolo acconto che ha consentito di bloccare temporaneamente lo stacco, previo impegno di accettare un piano di rientro del debito, non più confermato dal cliente, nonostante i solleciti dei consulenti Enel, disponibili anche ad organizzare un incontro. Per quanto riguarda invece la ricostruzione dei consumi, la cui fattura è stata inviata nel luglio di quest’anno (l’importo era già stato anticipato a gennaio), si rende noto che il 21/11/2014, dopo la verifica periodica che Enel esegue sulle forniture di media tensione, è stato accertato l'irregolare funzionamento del gruppo di misura, sostituito nello stesso giorno con un nuovo contatore. In particolare è stato appurato che il gruppo di misura, a causa di un errato collegamento dei riduttori di corrente, integrava l'energia e la potenza in quantità molto inferiore al reale. Pertanto tutte le fatture correttamente pagate dal cliente negli anni scorsi erano di gran lunga inferiori ai reali prelievi di energia elettrica (come dimostrato nella documentazione fornita). Dall'analisi effettuata è emerso che l'anomalia si è verificata dal 08/05/2006, in concomitanza con l'intervento di sostituzione dei riduttori di corrente da parte dei nostri tecnici. A seguito di questa verifica Enel ha provveduto a ricalcolare i consumi reali per gli ultimi 5 anni, da gennaio 2010 quindi (operazione effettuata applicando formule di elettrotecnica e analizzando lo storico dei consumi dell’immobile e le varie fonti di prelievo: appartamenti, piscina, palestra sala congressi e quanto altro presente all’interno dell’edificio) emettendo una fattura di 684.187,14 euro (gennaio 2010-dicembre 2014). A differenza di quanto viene dichiarato, Enel ha sempre fornito tutta la documentazione prodotta per la ricostruzione dei consumi e per i prelievi correnti, dimostrando ampia disponibilità ad incontrare il cliente per spiegare meglio la situazione e per trovare una soluzione, offrendo anche la possibilità di saldare le fatture correnti, attraverso un congruo piano di rateizzo con quote distribuite nel tempo. Il cliente “Condominio la Serra” dopo aver ricevuto tutti i chiarimenti e la documentazione richiesta non ha preso più contatto con Enel, per mezzo dei suoi rappresentati, per condividere il piano o fissare un incontro. Si evidenzia infine che Enel ha formalmente distaccato la sola fornitura di Media Tensione effettivamente connessa alla rete elettrica di distribuzione. Quanto raccontato nell’articolo conferma ciò che Enel ha già accertato in precedenza e reso noto nella lettera di diffida il 5/8/2015 inviata al Centro La Serra. Nello specifico, all’interno dello stabile sembrano essere attive diverse forniture che usufruiscono di energia elettrica ceduta indebitamente dalla società la Serra, in violazione di precise disposizioni dell'autorità dell'energia elettrica che prevedono che l’unico concessionario per la distribuzione dell'energia elettrica nel Comune di Ivrea sia Enel Distribuzione SpA (Decreto Legislativo 16 marzo 1999 - Nr 79). Essendo quindi la società Serra non autorizzata a tale cessione ed attività di sub-distribuzione, tutti i titolari delle forniture sopra indicate, dovrebbero inoltrare, direttamente o tramite un venditore di energia elettrica (i clienti possono rivolgersi al Punto Enel di Torino in Corso Regina Margherita 267), la richiesta di attivazione per ciascuna fornitura, per poter quindi sanare la situazione ed avere le garanzie di qualità e continuità del servizio previsto per tutti i Clienti connessi alla rete elettrica di distribuzione.
Enel relazioni con i media
DENTRO LA NOTIZIA
L'Enel Energia ha staccato la spina. In senso letterale. Via l'elettricità dagli appartamenti (una cinquanatina), via dalla piscina, dagli uffici e dagli esercizi commerciali. E adesso i proprietari si preparano a fare causa. "Chiederemo all'Enel il risarcimento dai danni" fa sapere l'avvocato Giacomo Vassia.Al centro del contenzioso c'è un conguaglio che l'azienda ha richiesto ma che, secondo il condominio, non sarebbe dovuto. "Le bollette ordinarie sono sempre state pagare – sottolinea l'avvocato -. Abbiamo incaricato due ingegnere di eseguire le controverifiche, ma siamo certo di essere dalla parte della ragione. L'Enel ha assunto una pericolosa scelta unilaterale nel decidere di interrompere il servizio". In questi giorni, dopo le feroci lamentele, la piscina ha riavuto la luce e i vari condomini stanno presentando domanda per poterla riavere. Ma intanto i disagi sono innumerevoli. Economici per la piscina (che dovrà recuperare il mancato introiti dei circa ottocento ingressi settimanali), l'agenzia viaggi, l'agenzia immobiliare. Ma anche per i proprietari degli alloggi che hanno dovuto pagare l'albergo ai propri inquilini e per chi si è ritrovato a dover lasciare l'auto nei parcheggi blu per l'impossibilità d alzare la sbarra ed accedere ai propri garage. O, viceversa, c'è chi si è trovato l'auto bloccata in garage. Senza contare i danni cagionati dall'inutilizzabilità degli elettrodomestici che ha costretto, per esempio, a gettare quanto era conservato in frigorifero.Il condominio ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica.
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