Terzo anno di vita e secondo numero da 198 pagine (sesto complessivo) del 2014 per «L'Escalina», rivista semestrale di cultura letteraria, storica, artistica e scientifica, presentata ai sostenitori e agli abbonati affluiti al tradizionale ritrovo presso il ristorante «La Tettoia» a Bienca di Chiaverano lo scorso sabato 29 novembre: il direttore Dario Pasero ha presentato il ricco sommario del numero che vanta come sempre interessanti contributi. Nella parte dedicata alla saggistica, Fabrizio Dassano ha ricostruito la storia del regio Liceo Ginnasio «Carlo Botta» di Ivrea nella Prima Guerra Mondiale con particolare attenzione ai sette giovani ex studenti divenuti ufficiali di complemento ed effettivi, uccisi al fronte. Cristina Zaccanti si è occupata della storia e della cronaca del Laboratorio missionario di Ivrea, articolo che costituirà una parte del volume, di prossima pubblicazione, dedicato allo stesso argomento. Carlo Alfonso Maria Burdet si è invece occupato dei cugini Omegna del poeta Guido Gozzano e della genesi della copertina della Via del Rifugio con notizie e riferimenti inediti. La parte dedicata alle Note è aperta da un intervento dello scrittore, traduttore e drammaturgo Sandro Bajini che tratta i «Fatti e misfatti dell'Apocope», considerazioni semiserie intorno ai vocaboli ossitoni per troncamento. Segue un testo collettivo della Comunità del monastero della Visitazione di Salò con «La Visitazione e la Visitazione in Salò». Michele Curnis interviene su Desdemona e l'imperatrice Eugenia: Otello in Salvator Gotta, iniziando in questo numero un impegno alla riscoperta di Salvator Gotta, scrittore, troppo semplicisticamente rimosso dalla letteratura nazionale. Gian Franco Gianotti, già ordinario di Filologia classica all'Università di Torino e oggi direttore della Classe di Scienze morali, storiche e filologiche dell'Accademia delle Scienze di Torino, si è occupato del ricordo di Ezio Mancino (Parma 1941-Cuneo 2013), fondatore del Club di Cultura Classica a Torino. Fulvio Stefano Lo Presti, collaboratore ed esperto della Donizetti Society of London, ha scritto: «Quel Santo Stefano Donizetti non c'era». Dario Pasero ha proposto una satira settecentesca sulle donne torinesi con una lettera di Giuseppe Pacotto. Piero Viotto, maggior interprete e studioso del pensiero del filosofo Jacques Maritain, si è occupato del suo incontro con il filosofo francese e la questione del personalismo. Le recensioni portano le firme di Luisa Accattino e di Carlo Alfonso Maria Burdet. La rivista è sostenuta dai soci e dall'editore Davide Bolognino di Ivrea e non si avvale di pubblici contributi.
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