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Cronaca
02 Novembre 2025 - 17:08
Screen Quarto Grado
Slittano ancora le operazioni di copia forense dei telefoni e dei dispositivi informatici sequestrati all’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, e a Giuseppe Sempio, entrambi indagati a Brescia per corruzione in atti giudiziari. L’accertamento irripetibile, previsto per domani a Pinerolo, in provincia di Torino, è stato rinviato a seguito della mossa del difensore di Venditti, l’avvocato Domenico Aiello, che ha depositato una riserva di incidente probatorio presso il gip e la Procura Generale di Brescia.
L’obiettivo è sospendere qualsiasi attività di analisi sui dispositivi sequestrati finché non vi sia la supervisione di un giudice terzo. Aiello ha spiegato di voler evitare che «sugli apparati dell’ex pm Venditti, con la copia forense integrale, siano compiute attività non decise e non presidiate da un giudice terzo, tenuto conto che la procura pare non abbia inteso adeguarsi e rispettare il primo annullamento disposto il 17 ottobre dal Tribunale del Riesame».
Il rinvio rappresenta l’ultimo capitolo di un braccio di ferro tra la difesa e la Procura bresciana, legato alla mole di dispositivi sequestrati il 26 ottobre: telefoni, pc, hard disk e altri apparati elettronici. Il materiale era stato requisito nell’ambito di due inchieste distinte: quella sul delitto di Garlasco, dove Venditti è accusato di aver ricevuto denaro da Giuseppe Sempio per scagionare il figlio Andrea, archiviato nel 2017 per l’omicidio di Chiara Poggi, e quella sul cosiddetto “sistema Pavia”, che ipotizza irregolarità nella gestione dei fondi dell’ufficio del procuratore.

Delitto di Garlasco
Il Tribunale del Riesame aveva già annullato un primo sequestro, ma la Procura aveva disposto un secondo provvedimento e notificato un nuovo avviso di accertamento irripetibile. Da qui il ricorso della difesa, che ha chiesto di azzerare anche quest’ultimo atto e di bloccare le operazioni in attesa di una nuova decisione dei giudici della Libertà.
Domani mattina, l’avvocato Aiello sarà in aula a Brescia insieme a Venditti per discutere, davanti al Riesame, l’impugnazione del decreto che ha portato al sequestro dei dispositivi, nell’ambito dell’indagine sulla gestione dei fondi della Procura pavese. Prima di loro, prenderanno la parola anche i legali Massimo Dinoia e Fabrizio Testa, difensori del pm Pietro Paolo Mazza, un tempo in servizio a Pavia, che presenteranno una memoria difensiva.
In un breve comunicato diffuso nelle ultime ore, Aiello ha commentato con tono polemico: «Da tre giorni tutti mi chiedono se presenzierà in aula il dott. Venditti, ma nessuno si chiede del perché non sia presente alla discussione il dott. Prete, magari anche il dott. Napoleone – gli attuali procuratori di Brescia e Pavia. Eppure ci saranno due magistrati avanti al Riesame. La magistratura contro se stessa – ha concluso l’avvocato – per la seconda volta in due settimane avanti ad un Tribunale penale, ma tutto diventa routinario, normale, annoiato, sommessamente genuflesso all’onnipotente palinsesto di Garlasco».
Parole dure che riaccendono i riflettori su una vicenda complessa e delicata, destinata a incidere non solo sulle indagini ma anche sugli equilibri interni della magistratura, in un intreccio di inchieste che continua a espandersi.
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